Undici liste e 353 candidati per la corsa al Consiglio comunale di Bergamo, con l'unica esclusione del Popolo della Famiglia che non è riuscito a raccogliere le firme per presentarsi. Il candidato del centrodestra Giacomo Stucchi avrà quindi una lista di appoggio in meno: in campo al suo fianco Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Nessun problema per il Movimento 5 Stelle che candida Nicholas Anesa. Francesco Macario sarà invece in corsa con Bergamo in Comune. Cinque le liste a sostegno del candidato del centro sinistra Giorgio Gori, sindaco uscente del centrosinistra: la sua lista civica «personale», il Pd, il Patto per Bergamo, Ambiente Partecipazione Futuro e «Più Europa».
Sfida per nulla semplice quella che attende Stucchi. Anche se al leghista, 50 anni, 22 dei quali trascorsi in Parlamento, ex presidente del Copasir non manca certo la verve: non ha perso occasione per rimproverare a Gori di aver lasciato a metà il lavoro per candidarsi a governatore, con scarsa fortuna, contro Fontana.
Ieri mattina è stato inaugurato il suo comitato elettorale in via Zanica 20, dove sarà possibile incontrare «Giacomo» - come si fa chiamare da tutti - e confrontarsi con lui sul programma: 50 pagine che puntano su mobilità, welfare e sicurezza, tra «daspo» urbani e taser, «frutto di un ascolto attento e sistematico delle reali esigenze dei cittadini».
Pragmatismo la parola d'ordine: «Interventi che verranno realizzati seguendo un indirizzo che veda prevalere il pragmatismo e il buonsenso». Con un obiettivo: «Bergamo deve tornare ad essere la Grande Bergamo, un faro per la provincia e per tutti i Comuni limitrofi».
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