«Non mi va di avere l'atteggiamento dello sceriffo ma tutti noi abbiamo addosso una pressione enorme, una larga parte della popolazione si lamenta, manda immagini di assembramenti e dobbiamo cercare di bilanciare le cose». Il sindaco Beppe Sala è stato tempestato per tutto il weekend dalle foto di ressa davanti ai locali di corso Como e Garibaldi, in Darsena o via Lecco, al Lazzaretto. E mentre da nord a sud si sta scatenando la guerra al «drink selvaggio» non poteva rimanere con le mani in mano. Oggi firmerà quindi l'ordinanza che vieta la vendita di alcolici e superalcolici d'asporto dopo le 19 in tutta la città. Nel video su Facebook in mattinata aveva premesso che il weekend «non è stato sereno» e «non possiamo permettercene un altro del genere». Alle 11 ha incontrato il prefetto Renato Saccone per assistere al volo delle Frecce Tricolori su Milano dalle terrazze del Duomo e hanno lasciato la piazza insieme in auto. Alle 17.30, ha partecipato al Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura con la vicesindaco Anna Scavuzzo, il questore Sergio Bracco e gli altri vertici delle forze dell'ordine e al termine ha comunicato la stretta, che riguarderà non solo i locali ma anche «i negozi di prossimità (non i supermercati), bisogna evitare che la gente vada comunque ad acquistare alcol vicino ai locali e poi si assembri in piedi». Il tavolo ha valutato anche la chiusura anticipata dei bar ma «non poniamo limiti temporali per non penalizzare ulteriormente gli esercizi in crisi e perchè può essere anche peggio». Sarà una misura sperimentale, «non possiamo sapere il risultato, andremo per progressione sperando che non serva qualcosa di più restrittivo. Verificheremo quello che succederà, soprattutto nel weekend, e ci rivedremo lunedì». La giudica una soluzione «che chiede sacrifici un po' a tutti ma non è troppo drastica nei confronti dei gestori». Secondo atto: «Il questore coordinerà l'intervento di 4 forze, Cc, polizia, vigili e Gdf, e a ognuna saranno assegnati con un calendario preciso luoghi particolari della movida sapendo che saranno sempre presidiati». La sanzione sarà a carico di locali e clienti. «Sanzioneremo il consumo in piedi - insiste - se non avviene in un luogo dedicato e definito come spazio e prospiciente al bar». Saranno potenziate le forze in campo per i controlli. Sala spera anche che «si eviti di metterci troppo gli uni contro gli altri, chi sta fuori e chi continua a segnalare assembramenti da casa». Sull'ipotesi dei «volontari Covid» del ministro Boccia «abbiamo parlato al tavolo - riferisce - ma crediamo non possano essere adatti per una realtà così a rischio come la movida, potrebbero essere utili nei mercati o nei parchi». Esclude restrizioni sulle aree verdi («non abbiamo visto rischi tali da farci intervenire»).
Al presidente di Epam (associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio) Lino Stoppani «vietare l'asporto di alcolici dopo le 19 e il bivacco fuori dai locali sembra equilibrato rispetto ai rischi. Lo accettiamo, speriamo passi alla svelta questa emergenza. Sappiamo che sono provvedimenti di emergenza in una situazione di emergenza. Ribadisco -la necessità di un presidio più attento delle forze polizia e rinnovo anche l'appello alla responsabilità ai pubblici esercenti, anche se spesso sono impotenti e subiscono queste situazioni».
Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale rimarca invece che «Sala è sempre in ritardo sulle decisioni operative. Ha scoperto oggi che esiste la movida selvaggia, quella di chi non consuma nei locali ma si serve di ambulanti abusivi e market h24. Bastava disporre già giovedì scorso vigili nelle aree della movida milanese».
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