Cinque arresti per rapina aggravata, porto abusivo di armi, lesioni, furto aggravato, ricettazione e riciclaggio di vetture. È l'elenco delle scorribande messe in atto dai rom che campeggiano nel campo nomadi di via Idro a Milano. Appartenenti a una di quelle famiglie cui Pisapia riserverà le case popolari al posto di darle agli italiani in difficoltà.
Le loro azioni criminose, ha detto la polizia che li ha arrestati, si caratterizzavano per la "estrema violenza sia verso i commercianti sia verso i clienti" che si trovavano per caso in quel momento nei luoghi delle rapine. Minacce, percosse e spari: come sio vede nel video pubblicato dalla polizia di Stato, i rom entrano con la pistola in mano in una tabaccheria e con violenza inaudita portano via l'incasso della giornata. Senza contare, poi, che dentro all'attività c'era un bambino di 6 anni, spaventato e in evidente stato di choc. (Guarda il video)
Non basta perché oltre al danno, per i cittadini italiani c'è anche la beffa. Due dei cinque rom arrestati, infatti, erano già stati arrestati nel 2014 per azioni simili. Erano tornati a vivere tranquillamente nel campo nomadi e ricominciato a rapinare le attività dei commercianti esasperati.
Cittadini che dovranno
farsene una ragione. La sinistra continua a dire che i rom non commettono furti, e per integrarli Pisapia li mette in cima alla lista delle case popolari. Con buona pace degli italiani che le aspettano da anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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