"Virus ammazza gli sbirri". Sconvolge la scritta su un muro al Corvetto

La Digos indaga sulle ingiurie, forse opera dei centri sociali. Critiche sul web: "Proprio ora no"

"Virus ammazza gli sbirri". Sconvolge la scritta  su un muro al Corvetto

Esattamente un mese fa gli insulti avevano sfregiato i muri del Corvetto e in particolare i murales del mercato di piazzale Ferrara appena riqualificato grazie ai tre milioni investiti da Fondazione Cariplo per le periferie. «Beppe Sala infame», «Beppe Sala ladro», «fai il figo senza polizia», «basta sgomberi», «fanno la guerra ai poveri e la chiamano riqualificazione» era il tenore delle scritte attribuite agli autonomi del centro sociale «Corvetto odia» probabilmente insoddisfatti per il trattamento ricevuto negli ultimi tempi dalla giunta comunale. L'altra notte le ingiurie spruzzate sul cemento sono ricomparse, ma stavolta la scritta è stata a dir poco coraggiosamente «adattata» alla particolare situazione di sofferenza che Milano e tutta l'Italia stanno vivendo: Covid, ammazza gli sbirri, dai. Postata sui social, la frase ha creato polemica.

«È l'ennesimo attacco alle forze dell'ordine - tuona l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo de Corato -. Questa è la zona del centro sociale Corvetto odia che sul proprio profilo Facebook ha fissa la frase Organizziamoci contro la polizia. Stavolta si è arrivati al punto di augurare agli agenti la morte per Coronavirus, usato come pretesto per rinfocolare l'astio e la lotta contro i poliziotti».

«Mi auguro che Amsa provveda al più presto a cancellare dal muro la vergognosa scritta, particolarmente odiosa in un momento di emergenza che vede le forze dell'ordine impegnate per garantire la salute di tutti» conclude l'assessore.

«Anche in questi tremendi e tristi momenti escono fuori i soliti idioti che non hanno capito un bel nulla del significato della vita. Purtroppo la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Un sereno e significativo abbraccio a tutti i colleghi della polizia di stato» ha dichiarato invece Franco Maccari, vicepresidente del sindacato Fsp (Federazione sindacale di polizia) in merito alla notizia sulle scritte contro gli agenti comparse su un muro al Corvetto.

«Persino in questo momento difficile per il Paese, in piena emergenza Coronavirus, non tutti si mostrano uniti e rispettosi - si legge sulla pagina Facebook «Noi poliziotti per sempre» -. La scritta è apparsa nei giorni della pandemia successivi alle rivolte dei detenuti nelle carceri di tutta Italia».

«In questi giorni , oltre all'incredibile lavoro che stanno svolgendo tutti gli operatori del mondo sanitario, non si può certo dimenticare chi, in nome sia del giuramento a suo tempo prestato, sia di un incommensurabile senso dello Stato, esercita quotidianamente la sua mission di servizio nei confronti dei

cittadini - dichiara il segretario provinciale regionale di Upl (Unione poliziotti liberi) Alessandro Montunato -. Chi ha compiuto questo gesto ha ulteriormente connotato il mondo a cui appartiene e tutta la sua inutilità».

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