Il quartiere e, in particolare, il parco che circonda la splendida biblioteca di Villa Litta viene descritto come una zona tranquilla, molto frequentata a tutte le ore del giorno. C'è chi porta a spasso il cane, esattamente come stava facendo la donna che ieri mattina è stata uccisa con un fendente alla gola verso le sette del mattino, che corre, che frequenta le aule studio della biblioteca, affollata di giorno e di sera. «Il parco di Villa Litta è certamente uno dei luoghi più frequentati del quartiere di Affori e non ci risultano particolari segnalazioni d'allarme per problemi di criminalità - spiega l'assessore alla Sicurezza del Comune Carmela Rozza -. Abbiamo già fatto una serie di accertamenti per verificare se ci fossero particolari problemi di sicurezza, ma non ci risulta niente di speciale a parte alcuni furti in appartamento che si registrano nella zona». Questa la versione ufficiale, diciamo, supportata anche dai dati della polizia locale: i controlli effettuati dal nucleo Aree verde a Villa Litta parlano di 12 persone allontanate per bivacco, degrado e comportamenti molesti su 111 controllate da maggio a luglio, contro, per esempio le 518 persone allontanate su 188 controlli effettuati dagli agenti in zona Maciachini. Come dire: una zona tranquilla e pacifica, quanto meno in apparenza.
Dal comando di via Livigno raccontano realtà diverse: in zona Maciachini -Imbonati - Pellegrino Rossi la microcriminalità è per le strade, sotto gli occhi di tutti. Furti, aggressioni, spaccio avvengono in pieno giorno, dall'imbrunire in poi. A controllare il territorio sono principalmente i maghrebini, tra i 13 e i 22 anni, che si dedicano ai piccole rapine (portafogli, cellulari, catenine) ricorrendo alle forza e ai coltelli quando serve. E se la sera spacciano, durate la notte raggirano gli ubriachi, magari armati di coltelli. A volte teatro dei furti sono i mezzi pubblici, frequentati di notte dai ragazzini. Ad Affori operano più che altro i sudamericani - raccontano dal comando -: persone con un lavoro come badanti, addetti agli aeroporti o alle pulizie negli hotel che si associano in bande specializzate per svaligiare appartamenti e alberghi. Proprio dietro Villa Litta recentemente à stato ritrovato, in un appartamento di sudamericani, un bottino in gioielli da 500mila euro trafugati dagli alberghi. Grossi problemi di degrado lo vivono le aree verdi al confine, popolate da rom che bivaccano nei parchi e nelle aree gioco per bimbi, e dai maghrebini che trascorrono i pomeriggi a bere o a fumare droga sulle panchine.
A cavallo di viale Fermi, dove una settimana fa una giovane donna con la carrozzina è stata aggredita con un coltello alla gola, Bruzzano Comasina, Astesani: qui la criminalità è in mano agli italiani. Sono tantissime le persone con obbligo di firma e sotto sorveglianza. Qui si trovano depositi delle refurtive e della droga.
La percezione degli abitanti non è la stessa: «Quando parliamo di emergenza sicurezza nelle periferie, parliamo di esigenze concrete. Non voglio aver paura a girare nel mio quartiere e di tornare a casa alla sera- scrive Deborah Giovanati, assessore a Istruzione politiche sociali del Municipio 9 -. Non è allarmismo, è una preoccupazione profonda di chi vive in questo territorio e il Comune deve aiutarci a dare delle risposte, noi siamo pronti a fare la nostra parte».
Nonostante quel lato del parco dove è stata ritrovata la signora sia illuminata, il consiglio di municipio a febbraio aveva approvato una delibera per chiedere maggiore illuminazione, una cinquantina i punti considerati prioritari. «Ma ancora non è stato fatto nulla» polemizza Giovanati.
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