Tutti i docenti rappresentano uno dei valori aggiunti dell'Istituto Zaccaria, risorse di qualità e di elevata professionalità nelle loro competenze disciplinari e umane, costantemente aggiornati sulle innovazioni che i rapidi mutamenti sociali e normativi richiedono. Inoltre, la forte stabilità garantita, consente una continuità nell'attività didattica. Già dalla Primaria, i bambini possono trovare, nella scuola paritaria di via della Commenda 5, una formazione culturale e disciplinare che prosegue anche nella Secondaria di 1° grado, dove gli alunni potranno acquisire le basi di una cultura e di una metodologia di studio per poi accedere, in modo autonomo, al ciclo di studi successivo.
«Nel nostro Istituto - aggiunge il rettore - dopo la Secondaria si può scegliere lo scientifico tradizionale, il classico o il linguistico. Dopo aver affrontato un biennio articolato, a parte piccole differenze stabilite ovviamente sulla base dell'indirizzo prescelto, si prosegue con il triennio specialistico dove l'impostazione umanitaria prende le distanze da quella scientifica e da quella linguistica, e viceversa».
Grazie alla presenza di laboratori, lo studio teorico è supportato da applicazioni pratiche ed esercitazioni. La biblioteca, fornita di ben 70mila volumi, dal XV secolo ad oggi, è un autentico patrimonio culturale al servizio degli studenti. La scuola, definita dal rettore «molto attiva e partecipata», propone progetti di tipo culturale e anche sportivo, «alla stregua del college inglese»; una palestra polifunzionale con campi di basket, calcetto e pallavolo, completano l'offerta di una eccellenza milanese.
«Abbiamo ristrutturato uno spazio-bar per favorire la socializzazione e l'interscambio tra i ragazzi - conclude padre Ambrogio - Con la nostra organizzazione vogliamo facilitare il processo di formazione dei nostri studenti, educandoli al rispetto dell'altro e delle regole della comunità in cui sono inseriti; da soggetti attivi devono impadronirsi delle armi giuste per ricercare il loro ruolo personale, familiare, ecclesiale e civile in una bella società, molto impegnativa. E per raggiungere questo obiettivo bisogna attivare il cervello e riuscire a fare sintesi delle esperienze formative e a riflettervi in chiave critica».
Come scrisse il barnabita padre Alberto
Schmerber «L'educazione barnabitica non si impone: essa rispetta la libertà e si adatta al temperamento di ciascuno. Non sogna di avere ragione contro natura, ma lavora pazientemente per rendere la natura ragionevole».ViPer
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