Milito sarà in campo a far tremare il Cagliari

Dopo il pareggio di Milano con l’Inter tutta l’Italia del calcio si è accorta del Genoa. Enrico Preziosi gongola: «Domenica alla fine della partita ho visto piangere il direttore di Canale 5 Massimo Donelli come un bambino. Per un genoano come lui e come tanti altri che erano a San Siro e che mi hanno ringraziato, vedere inchiodare l’Inter così, giocando a pallone e meritando di vincere deve essere il massimo. Io volevo correre verso i nostri tifosi, ma sono riuscito solo ad avvicinarmi a loro sul terrazzino della tribuna. E lì Moratti mi ha detto: hai proprio una grande squadra, bravo. Sono soddisfazioni dopo tanti anni di sofferenze. E finalmente abbiamo avuto attestati di stima sincere da tutte le parti. Sono persino uscito dallo stadio con l’amaro in bocca perché potevamo vincere se solo Maicon fosse stato giustamente espulso per quel fallaccio su Mesto. Invece poi è andato fuori Juric. Ma va bene lo stesso».
Il presidente rossoblù si lascia un po’ andare, ma è un attimo anche se per lui il giorno dopo della partita è dolcissimo: «Non abbiamo fatto nulla. Ho investito cinquanta milioni incassandone meno di trenta. Normale che il Genoa, che non è una cenerentola, debba stare nella parte sinistra della classifica. Settimo o ottavo posto, ma anche qualcosa di più. E poi c’è Gasperini. Io un allenatore così non l’ho mai conosciuto, vorrei vedere l’Inter con lui in panchina». Già, Gasperini. Col Genoa, hanno ammirato pure il suo tecnico che ha stravinto la sfida con Mourinho: «Sì, ma resta con noi fino al 2012. Ce lo godiamo come minimo per altri tre anni, poi vedremo. Se questo club avrà ambizioni forti rimarrà. Intanto è nostro e basta».
Ventiquattro ore per gioire e ora c’è il Cagliari e i rossoblù sono in emergenza. «E questo mi preoccupa – sottolinea Preziosi – oltre a Milanetto, Paro, Modesto e Juric che è squalificato, starà fuori anche Palladino. E pure Gasbarroni e Milito non sono al meglio. Per questo il pubblico ci dovrà dare una mano come ha fatto a Milano». Genoa in emergenza. Oggi Gasperini farà la conta ma Milito ci sarà. Ieri per l’argentino bagni e massaggi, mentre Gasbarroni dovrebbe rispondere presente pur stringendo i denti. Niente da fare invece per Palladino bloccato ancora da un risentimento muscolare. Preziosi però ricorda l’ampia rosa a disposizione del tecnico: «Abbiamo venticinque giocatori, tutti competitivi come hanno dimostrato Jankovic e Vanden Borre. Poi vorrei dire che c’è una difesa molto solida con un Ferrari che è stato fantastico. Rubinho con l’Inter non ha fatto una sola parata. Ma ora c’è il Cagliari che si è ripreso alla grande. Sarà dura». I sardi nelle ultime tre partite hanno fatto sette punti.

Pareggio in casa per 0-0 col Milan, vittoria per 1-0 a Torino con i granata e domenica successo per 2-0 sul Chievo. Allegri ha salvato la sua panchina grazie ai gol di Acquafresca e il portiere Marchetti è imbattuto da trecento minuti. Arbitrerà il semiesordiente in A Valeri di Roma che non ha mai diretto Il Grifone.

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