Arriva nel centro di Roma la rievocazione storica della Mille Miglia (fino al 18 maggio), «la corsa più bella del mondo» come la definì Enzo Ferrari. Con relativa sfilata di personaggi più o meno noti. Da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu de «le Iene», a Massimo Giletti e Gianfranco Vissani, Mario Boglioli sarto di Sarkozy, Diego della Valle, Patrizio Bertelli e i piloti Jean Alesi, Mika Hakkinen e Jochen Mass. Ingresso in città dalla Flaminia, attraverso Saxa Rubra e i lungotevere e arrivo previsto oggi alle 19,45 a Castel SantAngelo. Già pronti villaggio per ospiti e vip, ma anche uno spazio per le iniziative della CRI e diretta televisiva delle auto in gara che «riposeranno» nel parcheggio di Villa Borghese. Alle 6,30 di domani il ritorno per la Cassia a Brescia. Madrina per ledizione 2008 Maria Grazia Cucinotta e direttore artistico Pippo Baudo che domani su RAI 1 farà conoscere al grande pubblico «Una leggenda italiana» con testimonianze, filmati, musica e moda. Non uno dei tanti raduni di auto depoca la Mille Miglia, ma la rievocazione di una corsa fatta di «fango, sudore e passione», una corsa per la gente che affollava le strade del percorso. Ammesse in tutto 375 vetture, costruite tra il 27 e il 57 che hanno fatto la storia della corsa ed in via eccezionale alcune impegnate in gare come la 24 Ore di Le Mans o il Tourist Trophy. 48 hanno partecipato a una o più edizioni della Mille Miglia di velocità. Fra queste la Ferrari con cui nel 50 vinse Giannino Marzotto (indossava un impeccabile doppiopetto di grisaglia) e quella di Gigi Villoresi del 51 (ora condotte dai fratelli Croul), la Aston Martin Speed Model che, dopo la 24 Ore di Le Mans, con Ernest Stapleton e Rufo Ruffo di Calabria partecipò alla corsa del '50, la Healey Eliott guidata nel 48 da Nick Haines e Rudy Haller ora del collezionista britannico Georges Jenkins, la Lancia Aurelia B 20 GT del 53 regalata a Fausto Coppi. La Mille Miglia nasce nel 27 in risposta alla mancata assegnazione a Brescia del Gran Premio dItalia dalla passione di quattro bresciani. Il percorso, a forma di «otto» da Brescia a Roma e ritorno, pari a 1600 km (circa mille miglia), traversa paesi e città. E il successo è immedito. Sospesa durante la guerra, ripresa nel 47 (vince Biondetti su Alfa Romeo), proseguirà fino al 57.
La vittoria quellanno premia Taruffi con la Ferrari, ma il tremendo incidente in cui perdono la vita il pilota Alfonso de Portago, il copilota e 9 spettatori, di cui 5 bambini, scrive la parola fine sulle corse su strada. Ma sullonda della crescente affezione alle auto d'epoca, nel 77 viene riproposta ogni due anni come rievocazione storica in occasione del cinquantenario e con una nuova organizzazione ogni anno dall82- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.