Mina cambia ancora volto. "Oggi la cercano i giovani"

Esce il disco "Gassa d'amante" con inediti scritti anche da Elisa e Gabbani. Il figlio: "Lei è come zelig"

Mina cambia ancora volto. "Oggi la cercano i giovani"
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Intanto il titolo. Mina ha scelto di chiamare Gassa d'amante il nuovo disco che, come ogni volta, è un appuntamento decisivo per la musica d'autore italiana. «La gassa d'amante è il nodo marinaro per eccellenza e rimanda anche all'idea di due amanti che si intrecciano», spiega suo figlio Massimiliano Pani mentre guarda la copertina dell'album «elaborata» come da tradizione dall'inimitabile Mauro Balletti. C'è un veliero imponente e fantasioso con il volto stilizzato di Mina utilizzato come polena, ossia come «ornamento scultorio» sulla prua. «È l'ennesima trasformazione di mia mamma, che sulle copertine dei dischi è stata di tutto, da culturista a papera. Lei è uno zelig che muta continuamente».

Di certo questo disco non è una rivoluzione copernicana ma è una sontuosa dimostrazione non solo di superiorità vocale, e questo si sa, ma pure di duttilità interpretativa, e questo si sottovaluta sempre più spesso. «L'interpretazione di un brano fa spesso la differenza», dice Pani. Insomma in scaletta ci sono dieci canzoni, nove delle quali sono inedite e una è la «rilettura» di Non smetto di aspettarti di Fabio Concato. Il filo conduttore è la novità, la sorpresa e non è così scontato per un'artista che si è fatta conoscere a fine anni Cinquanta e da allora è rimasta centrale nella musica. «Ciò che stupisce è come riesca a rimanere contemporanea. Non appare in tv dal 1978 eppure ci sono tanti giovani che la cercano e la riconoscono. Pensate che in Giappone ci sono alcuni siti web che insegnano a truccarsi come Mina negli anni Sessanta».

Ma a stupire, diciamola tutta, è anche come a quasi 85 anni la sua voce riesca ancora a raggiungere picchi nitidi e colori ben definiti. «Forse il fatto che abbia smesso presto di fare tour da 200 concerti all'anno l'ha aiutata a conservare la voce così come la ascoltiamo ancora oggi». Dopotutto, se tuttora è considerata la «miglior interprete di standard jazz» e addirittura la «miglior interprete di bossanova del mondo», c'è davvero qualcosa di unico e imponderabile nella sua facilità di trasformare il pensiero in voce e le emozioni in tonalità e colori. È un caso unico al mondo, bisogna ammetterlo, e alcuni nuovi brani, come Il cuore si sbaglia o L'amore vero, confermano quanto Mina resti in controtendenza. In un pop dominato dall'autotune e, comunque, dai toni artificiali, c'è ancora chi fa dell'interpretazione l'arma di seduzione più potente e vera. L'amore è il filo conduttore nei testi del disco, come quasi sempre, e le firme sono le più diverse. Tra le migliaia di brani che riceve ogni anno (ora c'è pure una pagina specifica sul sito della cantante), qualcuno porta la firma di Pani, altri sono di autori sconosciuti ai più ma tre hanno firme che «pesano». Ad esempio, È così che funziona è stato scritto anche da Alberto Anelli, cantante e compositore che aveva già dato a Mina il gigantesco L'importante è finire. E poi Senza farmi male è stata composta da Elisa: «Sentirla cantare una mia canzone è un regalo della vita e la storia un po' magica di questa canzone rende tutto ancora più unico perché lei l'ha conservata in un cassetto per vent'anni». Infine c'è Buttalo via, il primo singolo, che ha lo stile riconoscibile di Francesco Gabbani: «Spero che possa toccare il cuore di chi lo ascolta come ha toccato il mio durante la sua creazione».

In poche parole, Gassa d'amante (distribuito in digitale da Pirames International) è il selfie artistico di Mina nel 2024, sempre così diversa da se stessa pur restando ferocemente uguale. «Nel 2023 Spotify ha rivelato che in Italia le artiste donne più ascoltate dell'anno erano state Annalisa, Elodie e Mina». Già Mina, incredibile vero? Forse parte del merito è nell'autoironia di Mina, che la conserva giovane anche per i giovani. «Quando vediamo che in tv c'è qualche programma che la celebra, lei dice Oh signuri in cremonese e cambia subito canale». Ma il vero x factor di Mina restano l'intuito, la capacità di essere sempre un passo avanti e pure la coerenza di restare fedele alle proprie scelte. «Ascolta musica tutto il giorno, da Puccini a Prince, tra le voci femminili ama quelle di Esperanza Spalding e della spagnola Rosalía». E lo fa anche adesso, dopo sette decenni di carriera.

A proposito, a marzo compirà 85 anni. «E noi stiamo cercando una buona idea per farle un omaggio cordiale e non troppo invasivo», dice suo figlio con il solito garbo. «Magari una rilettura dell'enorme repertorio». E ci sarà l'imbarazzo della scelta.

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