Roma - Arriva una mini-stretta per le pensioni, che partirà dal primo gennaio 2015, e comporterà al massimo tre mesi di aumento dell’età pensionabile. E' quanto prevede un emendamento presentato dal governo al decreto legge anti-crisi, che adegua i requisiti di età anagrafica per l’accesso delle pensioni all’incremento della speranza di vita calcolato dall’Istat.
La finestra mobile L’introduzione, dal 2015, di un meccanismo legato all’aumento dell’attesa di vita per andare in pensione, una sorta di "finestra mobile", avrebbe effetto sulla "sostenibilità che risulterebbe la migliore o tra le migliori dell’Europa". In audizione alla Commissione di sorveglianza sugli enti previdenziali, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, spiega che questa innovazione "appare urgente per rendere più robusta la credibilità del nostro Paese sui mercati e nell’Unione". Per l’applicazione della "finestra mobile" per il pensionamento di vecchiaia, la rilevazione dell’aspettativa di vita sarà fornita dall’Istat ogni cinque anni. La novità, che partirà dal 2015, è "proiettata in avanti per attutire il modo di attuazione - spiega Sacconi - si tratta di poche mensilità ogni cinque anni che quindi diventano pochi giorni l’anno". Il ministro sottolinea che per alzare l’età di pensionamento "i meccanismi a carattere volontario non sono apprezzati né dall’Unione europea né dalla Ragioneria dello Stato. Forti penalizzazioni non sarebbero accettabili".
E conclude: "Guardiamo con attenzione la sostenibilità e gli aggiustamenti non sono tali da modificare le condizioni e le aspettative rispetto a prestazioni previdenziali che spesso hanno carattere di protezione sociale. In un periodo di grande crisi sarebbe un errore alzare l’età".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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