Mission Hills, un Karlsson pigliatutto fa sua anche l’Omega World Cup

In coppia con Stenson ha portato la Svezia sul tetto del mondo. Per lui due vittorie sul Tour e la partecipazione alla Ryder Cup

Mission Hills, un Karlsson pigliatutto 
fa sua anche l’Omega World Cup

L’ultimo atto della stagione 2008 si è concluso con la disputa in Cina della Omega World Cup a Mission Hills, il fantasmagorico complesso golfistico che può contare su ben 12 campi da golf tutti «firmati» da grandi nomi del firmamento mondiale. Sul tracciato siglato da José Maria Olazabal si sono dati appuntamento ben 28 nazioni rappresentate ciascuna da due giocatori che si sono giocati la mitica «insalatiera» e i cinque milioni e mezzo di dollari sulla distanza delle 72 buche giocate alternativamente con formula «quattro palle» ed il ben più difficile «foursome».

A Shenzen, grandi favoriti erano dati gli svedesi Robert Karlsson ed Henrik Stenson non fosse altro perché erano i più alti nel ranking mondiale, rispettivamente numero 6 e 12. Alla fine la classe dei due nordici ha avuto ragione di tutti e tutto ma le emozioni non sono mancate e l’agonismo c’è stato. Dopo un inizio folgorante della Germania di Kaimer e Ceika sono venute fuori la Spagna di Jimenez e del «debuttante» Larrazabal e l’Australia di Green e dello «sconosciuto» Jones. Queste due ultime nazionali sembravano le predestinate al titolo partendo appaiate per le ultime 18 buche con 4 colpi di vantaggio sulla Svezia che per le prime due giornate aveva faticato a tenere il passo con uno Stenson non in forma smagliante (come d’altronde negli ultimi tempi) sui green.

Uno Stenson che però nel terzo giro e poi nell’ultimo è tornato - gasato - al suo miglior golf che, abbinato a quello del numero uno europeo, ha dato i suoi frutti rimontando lo svantaggio sui team leader che, sentendo - sicuramente -, la pressione del momento non hanno espresso il meglio di loro. Vittoria meritata per la Svezia che in Cina ha colto il suo secondo successo in coppa del mondo dopo quello conquistato proprio da noi, alle Querce a Roma, con Forsbrand e Johansson. Per Karlsson una stagione indimenticabile: due vittorie sul Tour, un posto in Ryder Cup e la palma di miglior giocatore dell’European Tour al quale ora si aggiunge anche quella di campione del mondo. Per Stenson un ritorno ai suoi migliori livelli.

L’Italia dei fratelli Molinari ha giocato a corrente alterna. Poteva certo far meglio e a tratti lo ha dimostrato soprattutto nel terzo giro con uno splendido 64 che l’aveva riportata in alta classifica. L’ultimo giro i fratelli d’Italia partivano bene, erano decimi a metà giro, prima di perdersi nel finale e terminare al 19° posto.

Alle spalle della Svezia - che ha diviso una prima moneta di un milione 700mila dollari - la Spagna distaccata di tre colpi. Australia - crollata nel finale - solo terza appaiata con un ottimo Giappone (Imada e Taniguchi) mentre la Germania leader dopo il primo giro ha dovuto accontentarsi del 5° posto.

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