Molti lo chiamavano ironicamente "citofono" ma soprattutto "mattone" per via della sua grandezza. E infatti in inglese il soprannome "the brick" era molto diffuso: stiamo parlando del primo telefonino della storia arrivato sul mercato proprio 40 anni fa, i primi giorni di marzo del 1983. Ad aprire l'era dei cellulari poi evoluti fino agli attuali smartphone è stato un Motorola DynaTAC 8000x.
Le caratteristiche
Sembra passato un secolo ma 40 anni sono davvero pochi se si considera il salto in avanti, quanto a tecnologia, che hanno fatto in questo breve lasso di tempo tutti i telefoni cellulari con modelli ultrasottili, ipertecnologici e capaci di connettersi al mondo grazie alla rete Internet (impensabile soltanto pochi anni fa) oltre a essere dotati di fotocamere come fossero i più avanzati modelli di macchine fotografiche. Ma torniamo al primo Motorola della storia: la sua lunghezza era di ben 25 cm, in pratica arrivava dall'orecchio fino a ben oltre il mento e non era facile nemmeno tenerlo a lungo in mano a causa del peso, quasi un chilogrammo.
DynaTac era l'acronimo di Dynamic Adaptive Total Area Coverage, tradotto in italiano Copertura dell'area totale adattiva dinamica: era un telefonino senza monitor ma soltanto con una tastiera numerica a toni e un piccolo display. Nel 1983 gli Stati Uniti ne autorizzarono la diffusione su tutto il territorio nazionale. In tutto ciò, qual era il suo prezzo? Esorbitante, al confronto gli smartphone odierni vengono venduti a prezzi stracciati: il primo telefonino della storia fu venduto a 3.995 dollari, l'equivalente di 3.575 euro ma la cifra di 40 anni sarebbe l'equivalente di 9-10 mila dollari di oggi. Vista la sua storia, si tratta di uno dei dispositivi più ricercati al mondo dai collezionisti: le sue quotazioni sono sempre più elevate e un DynaTAC 8000x, oggi, vale già più di mille euro.
Le parole dell'ingegnere americano
Se oggi i più potenti smartphone si ricaricano in brevissimo tempo e la batteria dura anche fino a due giorni, 40 anni fa era tutto il contrario: più di 10 ore per arrivare al 100% di carica per un'autonomia che durava poco più di 30 minuti. Se in commercio arrivò nel 1983, il primo prototipo in realtà era pronto 10 anni prima: come ricorda La Nazione, fu il 1973 l'anno della prima telefonata effettata da un telefono cellulare. Il "padre" del telefonino è stato Martin Cooper, inventore e ingegnere americano che in questi giorni ha ricevuto un premio alla carriera per celebrare il mezzo secolo da quando effettuò la prima chiamata dalla Sixth Avenue di New York.
"La prossima generazione avrà il telefono incorporato sotto la pelle delle orecchie", ha dichiarato Cooper alla CNBC Marty Cooper, ipotizzando che i prossimi dispositivi non avranno bisogno di essere ricaricati perché "il corpo è il caricabatterie perfetto. Quando mangi cibo, il tuo corpo crea energia, giusto?”. Secondo l'esperto, quindi, nel futuro dell'umanità i nostri corpi potrebbero contenere potenti microchip e sensori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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