Michael Hoey, ventinovenne nordirlandese che ha riconquistato la carta per giocare sul Tour lo scorso novembre ha trovato all’Estoril presso Lisbona la chiave del suo primo successo sul circuito europeo. Vincitore di tre tornei sul Challenge per il giocatore di Belfast l’Open del Portogallo è stata la realizzazione di un sogno a lungo atteso. Sul percorso dell’Oitavos dunes, in condizioni ventose che ricordavano quelle della sua terra nativa, Hoey si è prodotto in un giro finale di gran classe, chiudendo in 66 colpi e risalendo dalla 19ª alla prima posizione. Partito con un anticipo sui leader, Michael ha dovuto attendere per sapere se il suo punteggio finale gli sarebbe bastato a portare a termine l’impresa. Un’attesa snervante che si è conclusa quando lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño con un giro in 67, esente da bogey, lo ha raggiunto proprio sull’ultima buca costringendolo allo spareggio. I due contendenti, dopo aver pareggiato per due volte alla 18, sono andati alla 17, dove all’irlandese bastava il par per aggiudicarsi il titolo, la sua prima vittoria ed una moneta di 208mila euro.
Ma l’Open del Portogallo ha visto anche, e soprattutto per il golf italiano, un Francesco Molinari ancora una volta protagonista in questa stagione dopo il 3° posto di settimana scorsa in Spagna. Il campione torinese, partito come spesso gli accade a passo lento, si è prodotto poi sui due giri finali girando in 68 colpi che lo hanno visto risalire dalla 51ª posizione del primo giro fino al 3° posto della classifica finale, a un solo colpo dall’entrare anch’egli nello spareggio. A Francesco è sfuggito il birdie - possibile all’ultimo dei par 5 - e come lui stesso ha detto anche quello alla 18 dove ha mancato di poco il green con un ferro 8. Comunque è questo il quarto top ten di Molinari in appena otto tornei giocati, ed è ora risalito al 64° posto nel ranking mondiale e al 16° nell’ordine di merito europeo. A premio anche gli altri italiani in gara, anche se terminati in bassa classifica: 54° Alessandro Tadini, 72° Emanuele Canonica e Ferdinando Colombo.
Prima vittoria anche per lo «scugnizzo» inglese - ma sul Tour americano - Paul Casey che nello Houston Shell Open ha superato anch’egli in playoff l’americano di Ryder Cup J.B. Holmes. Successo alla prima buca supplementare (la 18) del Redstone Golf Club di Humple, nel Texas. Per onor di cronaca va detto che Holmes, partito con largo anticipo sui leader dopo le 54 buche (tra i quali Casey), ha dovuto attendere circa tre ore per conoscere la sua sorte e che quindi, tornando in campo, aveva perso buona parte dell’adrenalina. Al vincitore Casey 1.026.000 dollari e una vittoria che lo proietta al 6° posto nella classifica mondiale.
Ora tutti gli occhi puntati sul Masters che inizia giovedì in Georgia all’Augusta National (in diretta su Sky Sport a partire dalle 22) dove come già annunciato l’attenzione principale sarà sul solito Tiger Woods che dopo la vittoria di due settimane fa nell’Arnold Palmer torna a giocare il suo primo torneo del Grande Slam dopo la lunga assenza durata otto mesi. Unico italiano in campo sarà Emanuele Canonica che fungerà da caddy al suo amico Olazabal. Cose che solo il nostro «genio e sregolatezza» può inventarsi per essere della partita!
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