Saranno coinvolti circa 1100 atleti, 3500 accompagnatori e 4000 spettatori al giorno per un totale di 24mila presenze sugli spalti. E si prevedono 24 milioni di euro di produzione generata, 11 milioni di valore aggiunto per la città e la creazione di 201 posti di lavoro. Sono i numeri dei Mondiali di Scherma che si terranno quest'anno, dal 22 al 30 luglio, all'Allianz MiCo di Milano. L'impatto economico dell'evento sul capoluogo lombardo è stato analizzato dal Centro di Ricerca Green - Università Bocconi, con il sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e presentato ieri a Palazzo Lombardia.
«Un investimento anche sociale», l'ha definito il ministro per lo Sport Andrea Abodi, soprattutto in termini di «allargamento della base» e quindi di diffusione della scherma. Uno sport, è convinto il ministro, che in Regione porterà «risultati molto lusinghieri» anche grazie a quei progetti che il Comitato organizzatore ha sviluppato nelle scuole, nelle università e negli oratori della Lombardia. E l'auspicio, ha aggiunto Paolo Azzi, presidente della Federazione italiana scherma, è «di vedere le tribune gremite» visto che «quando facciamo iniziative di questo tipo in Italia, la risposta del mondo della scherma c'è sempre».
Con i Mondiali, che arrivano un anno prima delle Olimpiadi di Parigi 2024 e i cui costi operativi per l'organizzazione sono stati stimati in 5,6 milioni di euro, «miglioriamo la nostra attrattività - ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - per questo dobbiamo investire sui grandi eventi sportivi che sono volano di promozione e sviluppo dei territori che li ospitano. E assecondano e valorizzano la nostra naturale vocazione all'accoglienza e al turismo sostenibile». Il governatore ha assicurato che per la composizione della futura giunta «ci sarà a breve un incontro» con i partiti, magari già nel prossimo fine settimana. La squadra sarà completa «entro marzo» e anche se «non abbiamo ancora parlato di nulla», la conferma di Guido Bertolaso al Welfare resta «una delle ipotesi» sul tavolo. Questo sarà anche il mandato delle Olimpiadi invernali del 2026 e secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò uno dei motivi per cui i Mondiali di Scherma sono stati assegnati a Milano è anche perché è città olimpica.
«Tutto quello che si può fare per velocizzare i cantieri noi non possiamo che vederlo di buon occhio», ha poi risposto Malagò a chi gli chiedeva della possibilità che il premier Giorgia Meloni conceda più poteri al commissario della Società Infrastrutture per accelerare sulla realizzazione delle opere olimpiche che sono di competenza dello Stato.
Il presidente del Coni ha tenuto ancora aperta la porta al coinvolgimento del Piemonte nei Giochi per quello che riguarda le gare di pattinaggio sul ghiaccio: «È un'ipotesi sul tavolo. Quegli impianti di cui si parla sono molto utilizzati», ha ribadito Malagò lasciando la decisione finale nelle mani della Fondazione Milano-Cortina 2026 e del Cio.
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