11 settembre, il ricordo dei bambini rimasti orfani

Sono cento i bambini nati a poche ore dagli attentati dell'11 settembre 2001. Hanno perso almeno un genitore nel crollo delle Torri Gemelle

11 settembre, il ricordo dei bambini rimasti orfani

Sono oltre 3mila i bambini rimasti orfani dopo gli attentati che l'11 settembre cambiarono per sempre la vita di tutti noi.

In particolare, i media hanno seguito la storia di quei cento bimbi nati nelle ore o nei giorni seguenti il crollo delle Torri Gemelle. Come Allison Lee, venuta alla luce due giorni dopo: suo padre Daniel era sul volo dell'American Airlines che doveva andare da Boston a Los Angeles, ma si schiantò su una delle torri alle 8,45. Daniel stava tornando a casa per stare vicino alla moglie in attesa del parto.

"Sono la gioia, sono la consolazione, sono l'amore", dice Jenna Jacobs, il cui figlio Gabriel è nato una settimana dopo l'attacco. Oggi quei bambini hanno quindici anni ma, anche se non li hanno conosciuti, ricordano i loro genitori come degli eroi. Come Lauren McIntyre, venuta al mondo tre mesi dopo. Il padre era un poliziotto che si gettò all'interno della torre sud per cercare di aiutare le persone a fuggire. Lauren, che porta una collana al collo con la targhetta di riconoscimento del papà, lo ricorda così: "Non riesco a immaginare quanto coraggio ci voglia per entrare in una situazione come quella".

Justin Strada era nato invece quattro giorni prima gli attacchi terroristici e quel giorno perse

suo padre. Tom era stato vicino alla moglie Terry per due giorni, poi aveva deciso di tornare in ufficio. Ha raccontato la moglie: "Guardare in tv quello che stava succedendo fu pura e semplice tortura".

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