"Abu Mazen era una spia del Kgb"

Questa è l'accusa lanciata dai media israeliani nei confronti del presidente palestinese Abu Mazen che citano uno studio condotto da due ricercatori che hanno consultato l'archivio Mitrokin sul Kgb

"Abu Mazen era una spia del Kgb"

Abu Mazen era una talpa del Kgb. Lo rivela la tv israeliana Channel 1 che ha trasmesso un servizio sullo studio di due ricercatori israeliani, Gideon Remez ed Isabella Ganor, che avrebbero fatto questa scoperta consultando le carte dall’Archivio Mitrokhin dell'Università di Cambridge.

Secondo Remez e Ganor in quei documenti c’è scritto che Abu Mazen all’inizio degli anni ‘80 frequentò l'Università di Mosca, dove conseguì un dottorato in storia. Nel 1983 il Kgb lo definisce un "agente" con base a Damasco che usava il nome in codice “Krotov”, derivazione di “Krot”, talpa, ma i due studiosi non hanno trovate altre carte raccontino quali rapporti avesse Abu Mazen con i servizi segreti russi. La tv israeliana Channel 1 mette, inoltre, in evidenza che nel 1983 l'ambasciatore russo a Damasco era Mikhail Bogdanov e cioè l'attuale emissario di Vladimir Putin impegnato ad organizzare un summit a Mosca tra il presidente palestinese Abu Mazen ed il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Mohammed al-Madani, membro del Comitato centrale del Fatah, contattato telefonicamente da "Repubblica" spiega che questo "è l’ennesimo tentativo di diffamare Abu Mazen".

Secondo al-Madani, il rapporto tra l'Unione Sovietica e l'Olp nasce nel 1960 con la visita di Yasser Arafat a Mosca che da quel momento ha fornito armi ai palestinesi. Quindi, secondo al-Madani, "Abu Mazen non aveva bisogno di un canale segreto con i russi visto che era anche capo della Fondazione di amicizia sovietico-palestinese".

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