Lo scrittore e saggista israeliano Amos Oz è morto all'età di 79 anni. Oz era malato di cancro.
Nato il 4 maggio 1939 a Gerusalemme, la sua infanzia fu segnata dal suicidio della madre Fania quando il piccolo Amos aveva solo 12 anni. Nell'adolescenza entrò in conflitto col padre: decise allora di andare a vivere in un kibbutz, le comunità di lavoratori associati presenti nello stato d'Israele, e di cambiare il cognome. Da Amos Klausner divenne Amos Oz, che in ebraico significa "forza".
Ha scritto 18 libri, tradotti in 45 lingue e diffusi in 47 Paesi. Il suo capolavoro è il romanzo autobiografico Una storia di amore e di tenebra, pubblicato nel 2002. In quest'opera Oz racconta in parallelo la storia della nascita dello Stato d'Israele e quella tormentata della sua famiglia. Lo scrittore ha ricevuto numerosi premi e onoreficenze, tra cui la Legion d'Onore francese, il Goethe Prize, il Premio Principe delle Asturie, l'Heinrich Heine Prize e l'Israel Prize, ma non ha mai vinto il premio Nobel per la letteratura.
Amos Oz si è sempre speso anche nel campo sociale e politico. Ha fatto parte del partito laburista israeliano ed è stato vicino all'ex presidente Shimon Peres. L'esperienza sotto le armi - prima con la leva obbligatoria, poi durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967 e quella dello Yom Kippur nel 1973 - l'aveva portato a essere un fautore del dialogo tra israeliani e palestinesi.
È stato convinto sostenitore della soluzione dei due stati, Israele e Palestina.La notizia della morte è stata data via Twitter dalla figlia maggiore, Fania Oz-Salzberger. "Grazie a chi lo ha amato", ha scritto la donna.
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