Addio a Jacqui Saburido, che lottava contro la guida in stato di ebrezza

Si batteva per sensibilizzare sulla pericolosità della guida in stato di ebrezza. Fu vittima di un incidente quando aveva 20 anni: riportò ustioni sul 60% del corpo e rimase sfigurata

Addio a Jacqui Saburido, che lottava contro la guida in stato di ebrezza

È morta all'età di 40 anni. Jacqui Saburido non è riuscita a vincere la lotta contro la malattina. Ne stava conducendo anche un'altra di battaglia, da quando aveva solo 20 anni. Era il 1999 e, a causa di un incidente stradale, era rimasta sfigurata. Per questo decise di battersi contro la guida in stato di ebrezza e divenne il simbolo della campagna del dipartimento dei Trasporti del Texas, "Faces of Drunk Driving".

La notte del 19 settembre del 1999, Jacqueline, all'epoca 20enne, originaria del Venezuela, stava tornando da una festa di compleanno ad Austin, insieme ad atri 4 amici. L'auto sulla quale viaggiava si schiantò contro quella di un 18enne, che gli esami hanno rivelato poi essere stato ubriaco. La macchina su cui si trovava la 20enne prese fuoco e lei riportò ustioni sul 60% del corpo, mentre due dei suoi amici morirono sul colpo. Dopo quel momento è iniziata la campagna di Jacqui, che intendeva sensibilizzare contro la guida in stato di ebrezza, privilegiando come interlocutori i giovani: girò in diverse scuole del Paese per raccontare la sua storia e accendere l'attenzione dei ragazzi sulla pericolosità nel mettersi alla guida ubriachi.

Per ricostruire parte del volto e le mani si sottopose ad oltre 100 interventi di chirurgia plastica che, a detta di Tgcom24, le costarono oltre 5 milioni di dollari.

Oggi però Jacqui, combattiva e coraggiosa anche dopo l'incidente, ha perso la sua battaglia contro il cancro, di cui soffriva da tempo, e si è spenta.

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