Le ultime lettere dal Titanic finiscono all’asta. E raccontano le fasi concitate, confusionarie eppure eroiche della tragedia del transatlantico vista dagli ufficiali di bordo nei giorni immediatamente successivi alla notte fatale tra il 14 e il 15 aprile del 1912. Giorni tremendi in cui le ultime speranze di trovare superstiti scampati al disastro andavano sempre più affievolendosi e i soccorritori e le autorità faticavano a gestire l’identificazione e la quantificazione stessa delle vittime del naufragio.
Il carteggio è contenuto nei lotti che la casa d’aste Henry Aldrigde & Son ha messo in vendita. Le più interessanti, che già hanno calamitato l’interesse di molti storici anglosassoni e del Daily Mail, riguardano i momenti drammatici immediatamente successivi all’affondamento del Titanic. Unico superstite tra i nove ufficiali di bordo, il secondo ufficiale Charles Lightoller ricostruisce – dalla nave Adriatic che l’ha soccorso – il commovento addio a uno dei suoi uomini.
La missiva porta la data del 1 maggio del 1912, circa quindici giorni dopo il terribile naufragio, ed è diretta a New York, a tale Graham, amico di John E. Simpson, ufficiale medico imbarcato sulla nave che inizialmente era stato confuso, nei tristissimi bollettini dei morti e dei dispersi, con un assistente di bordo.
“Sono stato l’ultimo uomo a parlarci – scrive Lightoller -, e in quell’occasione lui stava camminando sul ponte della nave in compagnia dei signori McElroy, Barker, del dottor O’Loughlin e di quattro assistenti. Erano perfettamente calmi nella consapevolezza di compiere il loro dovere e si sono prodigati a calmare e tranquillizzare i passeggeri a bordo”.
La lettera non termina qui e, anzi, racconta del momento decisivo e fatale in cui gli uomini – consapevoli dell’estrema gravità della situazione – si congedarono gli uni dagli altri. Per sempre.
“Vennero tutti da me – scrisse Charles Lightoller -, uno per uno. Mi strinsero la mano. Ci scambiammo, con Simpson, solo poche parole: “Addio, vecchio mio”. Ciò accade poco prima della fine e, da quel momento in poi, non mi risulta che sia stato più visto da nessun altro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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