La castrazione chimica per i pedofili in libertà anticipata è realtà in Alabama. La governatrice repubblicana dell'Alabama, Kay Ivey, ha firmato una legge che impone a quanti si macchiano di reati sessuali contro i minori di 13 anni di iniziare il percorso, a loro spese, verso la rimozione dell’interesse sessuale attraverso farmaci un mese prima della loro scarcerazione.
Secondo quanto prevede la norma, gli interessati dovranno continuare il trattamento finché una corte non lo riterrà più necessario. Il provvedimento è stato approvato da entrambe le camere del Parlamento dell'Alabama alla fine di maggio, dopo che è stata avanzata dal Repubblicano Steve Hurst.
La legislazione definisce la castrazione chimica come "la somministrazione di farmaci che riducono, inibiscono o bloccano la produzione di testosterone, ormoni o altre sostanze chimiche" mirata a rimuovere l'interesse sessuale in una persona e rendere, così, impossibile il compimento di atti sessuali.
Secondo quanto previsto dalla nuova norma, se l’autore del reato sceglie di non ricevere più il trattamento sarà considerato in violazione della libertà condizionale. Ciò determinerà il suo immediato ritorno in carcere.
"La legge è un passo verso la protezione dei bambini in Alabama", ha commentato entusiasta la governatrice Ivey.
La norma che prevede la castrazione chimica per i pedofili è salutata con grande soddisfazione anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.“In uno Stato degli Usa hanno approvato la castrazione chimica per chi violenta i minori di 13 anni.
Un modo per prevenire altre violenze e intervenire su persone evidentemente malate, oltre che col carcere anche con una cura farmacologica. Sono convinto sia una buona pratica da adottare anche in Italia, come la Lega propone da anni”.
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