"Allahu Akbar", poi l'assalto col machete. Due poliziotte ferite in Belgio

Torna la paura in Belgio. L'urlo sanguinario "Allahu Akbar!", poi l'assalto col machete. Ferite due poliziotte

"Allahu Akbar", poi l'assalto col machete. Due poliziotte ferite in Belgio

L'urlo sanguinario "Allahu Akbar!", poi l'assalto col machete. E il Belgio ripiomba nell'incubo. Due poliziotte sono state brutalmente ferite in un commissariato a Charleroi, in quello che è l'ennesimo attacco islamista. Un terzo poliziotto ha sparato all'aggressore uccidendolo. L'agente colpita al volto è stata immediatamente trasferita nell'ospedale cittadino, mentre la collega si è trattenuta alla stazione di polizia perché le sue condizioni non sono allarmanti

Il primo ministro Charles Michel ha subito deciso di rientrare dalle vacanze in modo da essere domani a Cherleroi per incontrare le forze dell'ordine locali. "È un atto ignobile - ha commentato il ministro dell'Interno Jan Janbon - la mia vicinanza alle due poliziotte e alle loro famiglie". Il Belgio rivive l'incubo del terrorismo islamico. Ancora una volta i sistemi di sicurezza non hanno tenuto e un terrorista è entrato in un commissariato con l'intento di fare una strage. Per fortuna è stato fermato prima. Ma il bilancio avrebbe potuto tranquillamente essere ben peggiore di due poliziotte ferite. L'attacco ricorda molto da vicino l'assalto del 17enne afghano, Muhammad Riad, sul treno regionale Treuchtlingen-Würzburg e l'aggressione del 21enne siriano contro una donna incinta a Reutlingen.

Dalla ricostruzione dei media locali, mentre stava per essere fermato dalle agenti in servizio, l'uomo ha tirato fuori dallo zaino un grosso machete e ha cominciato a colpire le due donne. Una ha riportato profonde ferite al volto e alla testa ed è stata trasportata all'ospedale Notre Dame di Charleroi, mentre la seconda è stata leggermente toccata dal machete. A quel punto un terzo agente ha aperto il fuoco, ferendo l'aggressore al torace e alle gambe. Trasportato all'ospedale in gravi condizioni, l'uomo è morto poco dopo.

Nonostante l'aggressione, gli organizzatori del Brussels Summer Festival, una delle più importanti manifestazioni multi-culturali in Belgio, hanno fatto sapere di non aver modificato la programmazione né di aver aumentato l'apparato di sicurezza. Esclusa, inoltre, l'ipotesi di un suo annullamento. Il festival durerà infatti fino a domenica prossima.

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