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"Entro l'estate...". Pronta la mossa da incubo per lo Zar: cosa può succedere

Da qui all'estate la Nato potrebbe passare da 30 a 32 membri. Ecco i due Paesi chiavi e che cosa rischia la Russia di Vladimir Putin

"Entro l'estate...". Pronta la mossa da incubo per lo Zar: cosa può succedere

Potrebbe presto profilarsi uno scenario da incubo per la Russia di Vladimir Putin, con conseguenze politiche e militari ancora da chiarire. Si fanno infatti sempre più insistenti i rumors che vorrebbero Svezia e Finlandia nella Nato entro l'estate. In tal caso, ci sarebbero due conseguenze: l'Alleanza Atlantica passerebbe da 30 a 32 membri e - soprattutto - il blocco occidentale andrebbe a mettere ulteriore pressione su Mosca.

L'errore strategico della Russia

Fonti statunitensi interpellate dal quotidiano britannico The Times, sostengono che la Russia abbia commesso un "enorme errore strategico" perchè, con l'invasione dell'Ucraina, Mosca avrebbe sostanzialmente favorito un'ulteriore espansione della Nato. Già, perché pare che Finlandia e Svezia siano pronte ad arire all'Alleanza prima dell'arrivo dell'estate.

L'adesione di entrambi i Paesi nordici, hanno sottolineato le stesse fonti, è stata "un argomento di conversazione" affrontato a più riprese durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica della scorsa settimana a cui hanno partecipato, per l'appunto, anche Svezia e Finlandia.

La Russia farebbe bene a prendere in seria considerazione l'ipotetica adesione alla Nato della Finlandia. Visto che, almeno in linea teorica, in caso di pericolo Helsinki può mobilitare tra i 280 e i 300mila uomini in un breve lasso di tempo. In più bisogna considerare che il Paese ha ordinato 64 F-35 americani alla fine del 2021 e che continua ad incrementare il proprio budget militare.

In uno scenario del genere risuona nelle orecchie l'avvertimento del Cremlino. Mosca ha infatti già lanciato un paio di avvertimenti verbali a Finlandia e Svezia, parlando di "gravi conseguenze militari e politiche che richiederebbero al nostro Paese di adottare misure reciproche" di fronte all'eventuale adesione dei due Paesi all'Alleanza Atlantica.

La situazione della Finlandia

Per quanto riguarda la Finlandia, Helsinki potrebbe presentare la domanda di adesione già a giugno, dopo un referendum nazionale, mentre la Svezia seguirebbe tale passo subito dopo in una sorta di effetti domino. Sanna Marin, la premier finlandese, ha affermato che è giunto il momento per il suo Paese di riconsiderare seriamente la posizione sulla Nato. "La Russia non è il vicino che pensavamo fosse", ha detto Marin nei giorni scorsi, esortando a prendere la decisione "in modo completo ma rapido". "Penso che terremo delle consultazioni molto attente, ma non ci stiamo dedicando più tempo del necessario in questo processo, perchè la situazione è, ovviamente, molto grave", ha spiegato la prima ministra. Nei prossimi giorni Helsinki pubblicherà un Libro bianco nel quale saranno enunciati tutti i pro e i contro di un'eventuale adesione o meno alla Nato.

La situazione della Svezia

Entro la fine del mese prossimo la Svezia concluderà la revisione della sua politica di sicurezza. Stoccolma seguirà, di fatto, la stessa road map del governo finlandese. "Non escludo in alcun modo l'adesione alla Nato", ha detto recentemente Magdalena Andersson, primo ministro svedese.

Le autorità dei due Paesi nordici stanno lavorando insieme per costruire un consenso interno ma, chiariscono i funzionari, le decisioni definitive saranno prese in modo indipendente. Dal punto di vista militare, sottolineamo che entrambi gli Stati scandinavi si devono confrontare con la presenza della Russia nel Mar Baltico, mentre la Finlandia condivide un confine terrestre di 1.335 chilometri.

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