Il raid sull'Area 51 organizzato sui social network e divenuto noto a tutti come "Storm Area 51, They Can't Stop All of Us" è stato formalmente annullato, ma le contromisure per evitare spiacevoli inconvenienti sono comuqne state attivate, ad iniziare dal cielo.
Anche se gli stessi organizzatori - che temevano di causare un “possibile disastro umanitario” legato alle condizioni estreme del luogo e della bravata - hanno dichiarato "annullata" l'invasione, l'evento Facebook ufficiale che aveva dato appuntamento a oltre 2milioni di utenti per invadere simultaneamente la base top-secret dell'Usaf il 20 settembre esiste ancora; e i partecipanti sembrano essere estremamente attivi nelle ultima fase di pianificazione. Per questo motivo le autorità governative hanno deciso in ogni caso di imporre una no-fly zone nei cieli intorno alla base per "motivi di sicurezza speciali".
La Federal Aviation Administration ha infatti reso noto con un'informativa ufficiale la chiusura dell'intero spazio aereo che circonda l'Area 51, avvertendo i piloti di qualsiasi tipo di velivolo che dal 18 settembre al 23 settembre le rotte altrimenti percorribili che interessano i dintorni della base di Nellis verranno deviate a causa di "potenziali pericoli" che potrebbero "compromettere la sicurezza dei loro voli". Gli aerei civili di ogni tipo non potranno dunque volare sopra le aree a sud e ad ovest di Rachel, Nevada - entrambe nelle immediate vicinanze del Nevada Test and Training Range, oggi più noto come Area 51.
L'Area 51
Questa enorme base militare utilizzata dall'Us Air Force fin dalla fine degli anni '40 si estende per oltre 26mila chilometri quadrati del deserto del Nevada, ed è sempre stata impiegata per testare velivoli più segreti che i programmi top-secret del governo intendevano sviluppare - dagli aerei spia U-2, ai ricognitori supersonici "BlackBird", ai bombardieri stealth F-117 . Secondo gli appassionati delle teorie del complotto e gli appassionati di Ufo, tuttavia, sarebbe proprio lì che il governo americano nasconderebbe le uniche vere tracce dell'esistenza di forme di vita extraterrestri - come ad esempio i corpi degli alieni rinvenuti dopo il presunto incidente di Roswell. Per questo genere di fascinazioni, un'armata di complottisti, ufologi, curiosi, e troll provenienti da tutto il mondo si era data appuntamento sui social per invadere simultaneamente la base al grido di "Non possono fermarci tutti". Puntato tutto sul numero dei partecipanti che avrebbe costretto, forse, le autorità governative e i militari di sorveglianza alla base ad "arrendersi" all'invasione di quella parte di umanità che intende scoprire a tutti i costi cosa nasconde quella base.
Il piano B
Sull'evento Facebook creato per gioco dallo studente universitario Matty Roberts quest'estate, era intervenuta la stessa Aeronautica Militare statunitense attraverso il suo profilo ufficiale. L'Usaf aveva scoraggiato tutti i partecipanti dal prendere parte all'evento che stava diventando virale. Roberts non ha mai dichiarato apertamente di aver deciso di fare un passo indietro a causa delle pressioni del governo (si mormora di un ruolo giocato dall’Fbi), ma solo perché la prospettiva che migliaia di persone si aggirassero per il deserto senza acqua o attrezzature con l'obiettivo di violare un'area militare per "scherzo" iniziava ad apparire anche a lui un poco rischiosa. Per questo tutto sembra essere stato dirottato su un festival che si terrà a Las Vegas il giorno prima del fallito raid sull'Area 51.
Lì gli ufologi e i complottisti più temerari di tutto il mondo potranno ritrovarsi a bere birra Budweiser (diventata sponsor dell'evento) e a parlare di extraterrestri - senza il rischio di farsi sparare addosso da qualche aviere che avesse appena montato di sentinella nella sorvegliatissima base del Nevada.
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