Argentina, 400mila in piazza contro la Kirchner

Marcia silenziosa a Buenos Aires, sotto la pioggia, per ricordare il procuratore trovato morto un mese fa in circostanze misteriose

Folla in Plaza de Mayo, a Buenos Aires, per ricordare il procuratore Nisman
Folla in Plaza de Mayo, a Buenos Aires, per ricordare il procuratore Nisman

La chiamano già la "marcia degli ombrelli". Pioveva, infatti, a Buenos Aires, ma il maltempo non ha dissuaso una folla enorme dallo scendere in piazza per ricordare Alberto Nisman, il procuratore trovato morto in casa, un mese fa, in circostanze misteriose, ma l'apparente suicidio non convince nessuno. Qualche ora dopo Nisman intendeva accusare formalmente la Kirchner, e altri dirigenti peronisti, di aver coperto la pista iraniana per la strage antiebraica dell’Esma del 1994 (85 morti). La presidente ha accusato i servizi segreti di una manovra per screditarla e annunciato una radicale riforma dell’intelligence.

Secondo una stima fatta dalla polizia almeno 400mila persone hanno partecipato alla manifestazione. In piazza c'era la famiglia di Nisman (le due giovani figlie di Nisman, una di 15, l'altra di 7 anni, con l’ex moglie, il giudice Sandra Arroyo Delgado) e alcuni dei suoi colleghi. Ad aprire il lungo serpentone di manifestanti una bandiera nera con una scritta bianca: "18F - omaggio a Nisman". Poche bandiere e cartelli si sono visti, visto che le mani erano occupate dagli ombrelli. La Kirchner ha preferito tenersi lontana dalla marcia, trasferendosi nella residenza presidenziale di Chapadmal, località balneare posta 400 chilometri a sud della capitale.

Molti hanno ricordato la forte pioggia che aveva accompagnato anche nel 1994 la marcia di protesta dopo l’attentato alla mutua ebraica Amia.

Nisman indagava proprio su quell’attentato e intendeva accusare la Kirchner di un accordo segreto con Teheran per insabbiare le accuse contro alcuni esponenti del governo iraniano di aver organizzato l’attacco terroristico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica