Argentina, Kirchner fa la Boldrini: "Mi chiami presidenta"

L'ex presidente argentina Cristina Kirchner è stata protagonista di un battibecco nella sua prima seduta da presidente del Senato, bacchettando un parlamentare che l'aveva chiamata "presidente". "Ta, presidente lo dicono i maschilisti"

Argentina, Kirchner fa la Boldrini: "Mi chiami presidenta"

Il boldrinismo, dal nome dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini, approdata al Pd dopo un lungo peregrinare tra partiti e partitini della sinistra radicale, arriva fino in Argentina. Ha suscitato un certo stupore quanto successo di recente al Senato di Buenos Aires, presieduto attualmente dall'ex presidente Cristina Kirchner, ora vicepresidente e per questo motivo alla guida dei lavori della Camera alta del Paese sudamericano. Come scrive il quotidiano La Nación, qualche giorno fa Kirchner è stata protagonista di un battibecco con un senatore reo, a suo dire, di avere commesso uno strafalcione linguistico. E maschilista.

Una polemica assurda che ricorda l'Italia del quinquiennio 2013-2018, quando Laura Boldrini dirigeva i lavori di Montecitorio e accusava di sessismo chi non aveva l'accortezza e la sensibilità di declinare al femminile i sostantivi solitamente usati nella versione maschile. Esattamente quanto successo all'Honorable Senado de la Nación Argentina, dove Cristina Kirchner ha duramente rimproverato José Mayans, esponente del Partido Justicialista.

La seduta era iniziata da qualche minuto. L'Aula stava discutendo di una legge in materia fiscale quando Mayans, al termine del suo intervento, ha chiesto alla vedova dell'ex presidente Néstor Kirchner, morto nel 2010, di votare la norma. Rivolgendosi a lei con l'appellativo di "presidenta". E scatenando così una polemica assurda.

Infatti Cristina Kirchner ha preso la parola e ha corretto il senatore: "Presidenta, ta". Mayans ha provato a spiegare che "la parola presidente non ha sesso". Difficile dargli torto, ma Kirchner è andata avanti nella sua crociata linguistica rispondendogli che "questo è quanto dicono i maschilisti", scatenando la risata sarcastica del parlamentare. Tra l'altro, nel momento in cui aveva assunto l'incarico di vicepresidente dell'Argentina, lo scorso 10 dicembre, Kirchner aveva pubblicato su Twitter un post in cui si descriveva "vicepresidenta", scatenando una valanga di reazioni tra gli utenti del social network, quasi tutte ironiche.

Evidentemente, l'Argentina non aveva fatto ancora i conti con il boldrinismo. Che adesso, a distanza di qualche anno, sbarca anche in Sudamerica.

Per la felicità dell'Accademia della Crusca che, nel 2016, aveva ufficialmente appoggiato la battaglia dell'attuale esponente dem sostenendo che "se è corretto dire la maestra e il maestro, l'operaia e l'operaio, sono corretti, sotto il profilo grammaticale e sociologico, anche l'architetta, l'avvocata o l'avvocatessa". Chissà se c'è un'Accademia della Crusca anche in Argentina...

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