L'accusa, questa volta, è di tentata estorsione nell'ambito di una compravendita immobiliare. Per questo motivo Rossano Cochis, 69enne ex braccio destro di Renato Vallanzasca, è stato nuovamente arrestato dalla polizia, con cui "si conosce" da lungo tempo.
Lo hanno preso alle undici di notte, bussando alla porta del suo appartamento a Bernareggio. Lo hanno trovato in casa perché dal 2012 vive in libertà vigilata. Ha negato di avere collaborato a un'estorsione ai anni di un 26enne siciliano impiegato nel mondo della moda.
Secondo l'accusa, il giovane avrebbe versato a un'agenzia 100mila di anticipo per un appartamento in via della Spiga a Milano. Un immobile di lusso, del valore di due milioni e mezzo di euro, per il quale avrebbe poi chiesto la rescissione del contratto e la restituzione del denaro già versato.
Il giovane aveva allora contattato l'agenzia che si occupava dell'acquisto e il contitolare, padre di uno degli arrestati, aveva chiesto di vederlo in un bar nella zona di Porta Venezia, appena fuori dai Bastioni cittadini, per discutere del passo indietro.
Durante un secondo appuntamento, questa volta più a nord, in viale Monza, tre presunti avvocati avevano iniziato a minacciare il 26enne. Uno di loro era proprio Rossano Cochis, ex partner di Vallanzasca. C'erano poi Gaetano Spera, 62enne con precedenti per rapina ed estorsione, e Simone Biancardi, il 23enne figlio dell'agente.
I tre uomini avevano intimato al giovane acquirente di versare 300mila euro per il mancato acquisto, minacciandolo di prendersela con la sorella e con i familiari se questo non fosse avvenuto.
A questo punto il ragazzo ha denunciato tutto ai carabinieri.Biancardi e Spera sono stati presa in via Dei Mercanti, durante un incontro per consegnare la prima tranche (fasulla) del pagamento. Cochis, che faceva da palo, è riuscito a scappare ed è poi stato preso in caso.
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