Ricordate l'uomo con il volto truccato e in testa un copricapo da vichingo che, insieme a molte altre persone, fece irruzione al Congresso degli Stati Uniti il 6 gennaio di quest'anno? Jacob Chansley, noto come lo "sciamano", è stato condannato a 3 anni e cinque mesi di carcere per l'assalto al Campidoglio. Tenuto conto del fatto che non era accusato di aggressione la condanna che gli è stata inflitta può essere considerata molto pesante, anche se è inferiore ai 51 mesi richiesti dai procuratori federali, che volevano una sentenza esemplare perché lo "sciamano" era diventato l'emblema dell'assalto alla democrazia americana.
Ma torniamo al 6 gennaio di inizio anno. Non appena le foto e i video dell'assalto iniziarono a girare, con il volto truccato e il bizzarro copricapo da vichingo Chansley divenne il simbolo di quella clamorosa protesta che, ricordiamo, vide i sostenitori di Donald Trump contestare a gran voce la ratifica della vittoria di Biden alla presidenziali di Novembre 2020. Dopo essersi seduto alla scrivania di Mike Pence aveva lasciato un messaggio: "È solo questione di tempo, la giustizia sta arrivando".
Originario dell’Arizona e vicino al movimento cospirazionista QAnon, a febbraio Chansley aveva iniziato lo sciopero della fame protestando perché in carcere non era previsto un menù vegano. A marzo, invece, aveva rilasciato un’intervista che aveva adirato non poco il giudice distrettuale Royce Lamberth. A settembre, infine, si era dichiarato colpevole di un solo capo d’accusa, ostacolo a procedimenti ufficiali, per aver preso parte all’assalto.
La condanna di oggi è la più dura inflitta ad un partecipante alla rivolta, insieme a quella (sempre di 41 mesi)
decisa la scorsa settimana per Scott Fairlamn, un ex lottatore Mma che ha ammesso di aver aggredito un agente di polizia. Il terzo rivoltoso finora arrivato a sentenza, Paul Hodginks, ha subito una condanna ad otto mesi.
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