Un avvocato che lavorava sul caso Regeni è sparito in Egitto

Lavorava per la Commissione per i diritti umani, che assiste i parenti del ricercatore

Un avvocato che lavorava sul caso Regeni è sparito in Egitto

Un altro mistero si sovrappone ai molti strati di incertezza che avvolgono la morte di Giulio Regeni. Arriva dalla famiglia del ricercatore torturato e ucciso in Egitto la conferma che Ibrahim Metwaly, uno dei legali che seguono il caso, è scomparso.

Era atteso a Ginevra Metwaly, dove avrebbe dovuto parlare di diritti umani per conto della Commission for Rights and Freedom, che non assiste solo i genitori del ragazzo ucciso tra il gennaio e il febbraio del 2016, ma segue molto dei casi di violazione dei diritti umani in Egitto.

Domenica mattina il legale è stato visto all'aeroporto del Cairo, pronto a imbarcarsi sull'Egyptair MS 771, per essere di ritorno il 16 di questo mese.

Da quel momento di lui non si sa più nulla e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia, ricorda al Corriere della Sera come il fatto sia tanto più preoccupante in un periodo in cui il Paese di Al Sisi ha dato prova di non avere in gran conto i diritti umani, bloccando tanto il sito di Human Rights Watch quanto quella della Commissione per cui Metwaly lavora.

"Non è un’anomalia il fatto che i difensori dei diritti umani vengano bloccati quando stanno per andare ad una conferenza", aggiunge Noury, preoccupato però da quella che è una vera e propria sparizione.

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