"Basta armi? Così spariremmo". Olena Zelensky fa a pezzi Roger Waters

La moglie del presidente Ucraino risponde a tono all'ex leader dei Pink Floyd, che aveva criticato le armi occidentali a Kiev. "È la Russia che ha invaso e uccide i civili"

"Basta armi? Così spariremmo". Olena Zelensky fa a pezzi Roger Waters

La predica pacifista di Roger Waters, lastricata di buone intenzioni ma carente di soluzioni concrete, non ha attecchito. la moglie del presidente ucraino, Olena Zelenska, ha rispedito di fatto al mittente la lettera aperta che l'ex leader dei Pink Floyd le aveva indirizzato via social. Nella missiva, il musicista aveva criticato la fornitura di armi occidentali all'esercito di Kiev e si era appellato alla first lady affinché convincesse Volodymyr Zelensky a rivedere le proprie posizioni.

Roger Waters, la lettera a Olena Zelensky

In particolare, Waters aveva fatto sentire la propria voce dopo che la moglie del presidente ucraino aveva lamentato - in un'intervista alla Bbc - un aiuto internazionale troppo debole. "Se il sostegno all’Ucraina fosse stato più forte, la crisi sarebbe stata più breve", aveva detto Olena. Il musicista dei Pink Floyd ha così pensato di esporsi ancora una volta sul tema. "Se per aiuti all’Ucraina intende forniture di armi dal parte dell’Occidente, temo che stia facendo un tragico errore. Gettare benzina, sotto forma di armamenti, sul fuoco, non è mai servito per accorciare un conflitto e non funzionerà ora, soprattutto perché, in questo caso, la maggior parte del carburante viene gettata sul fuoco da Washington", ha scritto l'artista, lasciando trasparire il colore politico dei propri ragionamenti.

Poi Waters aveva anche criticato le posizioni del presidente ucraino, accusandolo di aver ignorato il "mandato popolare" e di aver poi fatto prevalere "decisioni totalitarie e antidemocratiche". Da quel momento, ha sostenuto l'artista, "a governare il Paese sono le forze del nazionalismo estremo che si annidavano malevole nell’ombra". E qui l'ex leader dei Pink Floyd aveva calato la maschera, di fatto attribuendo la responsabilità del conflitto non all'invasore, ma al nazionalismo ucraino colpevole a suo avviso di "avere oltrepassato le linee rosse stabilite molto chiaramente da anni dalla Federazione Russa".

Olena Zelensky replica a Roger Waters

Viste le premesse, l'appello di Waters a Olena Zelenska non è comprensibilmente stato accolto e la first lady ha fatto pervenire la propria replica su Twitter. Sul proprio account ufficiale, la moglie del presidente ucraino ha così scritto: "È la Russia che ha invaso l'Ucraina, che distrugge città e uccide civili. Gli ucraini difendono la loro terra e il futuro dei loro figli. Se ci arrendiamo, non esisteremo domani.

Se la Russia si arrende, la guerra sarà finita". Un ragionamento accompagnato poi da una esplicita stoccata al musicista britannico: "Roger Waters, faresti meglio a chiedere la pace al presidente di un altro Paese. Non all'Ucraina".

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