A pochi minuti dalla chiusura delle urne in Grecia e dalla probabile vittoria schiacciante del partito di sinistra Syriza, da Berlino arriva già un avvertimento per Atene.
"È nell’interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali", ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann alla tv tedesca Ard, "La Grecia continuerà ad avere bisogno di aiuti e li otterrà solo se rispetterà gli accordi. Spero che il nuovo governo non metterà in dubbio ciò che ci si attende e quello che è già stato raggiunto".
Preoccupati anche i vertici dell'Eurozona: domani i presidenti Draghi, Juncker, Tusk e Dijsselbloem (responsabili del programma di aiuti ad Atene) si incontreranno per rivedere la propria linea sulla Grecia e studiare una strategia comune.
Il programma di salvataggio, infatti, scade a fine febbraio e dal primo marzo la Grecia sarà lasciata da sola con tutte le scadenze del suo debito. Se il nuovo governo chiederà una nuova proroga, dovrà continuare le riforme avviate da Samaras, ma questa ipotesi è stata categoricamente esclusa da Tsipras-- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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