La decisione, dopo i risultati del Super Tuesday di ieri sera, era attesa: Michael Bloomberg ha annunciato poco fa il ritiro dalla corsa delle primarie. Ma questo è solo il primo aspetto di un ridimensionamento complessivo. Le volontà politiche dell'ex sindaco di New York erano altre.
Il secondo elemento, che rischia rendere la partita interna ai Dem davvero scontata, è l'endorsement, che riguarderà proprio l'ex vice presidente di Barack Obama. Joe Biden, dopo il sostegno di Pete Buttigieg e dopo quello di Amy Klobuchar, che è stata decisiva per la sfida in Minnesota, incassa anche il sostegno di Bloomberg, confermando a tutti gli effetti di essere diventato il favorito per la nomination. Bernie Sanders non mollerà fino alla fine. E un trionfo del "vecchio leone" del Vermont non può essere escluso a priori. L'effetto favorevole a Biden, però, adesso sembra inarrestabile. L'establishment partitica ha scelto su chi puntare: questo ormai è un dato di fatto.
Michael Bloomberg, almeno sino a questo momento, aveva speso più soldi di tutti. L'ex primo cittadino della Grande Mela era disposto a mettere sul piatto un miliardo di dollari. Lo scopo dichiarato? Battere Donald Trump. Si diche che Bloomberg abbia già speso 528 milioni. Il dato è stato riportato anche dall'Adnkronos. I delegati ottenuti presso le Isole Samoa - com'è ovvio che sia - non possono giustificare la continuazione di una campagna così esosa. Ieri, poco dopo l'emersione delle prime statistiche elettorali, il magnate pareva intenzionato a proseguire. Poi, nel corso della nottata, sono iniziate a trapelare delle voci: il settantottenne stava decidendo il da farsi. E la comunicazione, puntuale, è arrivata poche ore dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali. Bloomberg non è riuscito nel suo intento. In alcuni Stati, dove l'ex sindaco di New York aveva investito parecchio, non ha neppure impensierito i suoi avversari. E questo è un fattore che sarà stato analizzato dal suo team.
Joe Biden adesso ha davanti un'autostrada. Il fronte moderato si è compattato. Il destino di Sanders, invece, dipenderà pure dalle mosse della senatrice Elizabeth Warren. Se la sinistra dovesse trovare la quadra, il "vecchio leone" del Vermont acquisirebbe qualche possibilità in più. Ma per ora l'esponente del Massachussets non sembra disposta a fare un passo indietro. E Sanders non può che sperare in un ripensamento. Il lato radicale del campo è ancora trafficato. Quello centrale è stato sgombrato da qualunque competizione intestina. La semplificazione, come si è visto negli Stati che si sono espressi ieri, è il lasciapassare per il ritorno della corrente Obama-Clinton, che pare destinata a mettere il cappello sulla vittoria di Biden. La strada però è ancora lunga. E i colpi di teatro non mancheranno.
Nel frattempo Bloomberg ha già rilasciato le prime dichiarazioni post ritiro:"Ho sempre creduto che sconfiggere Donald Trump inizi con unirsi dietro il candidato che abbia le migliori chance per farlo. Dopo il voto di ieri, è chiaro che il candidato è il mio amico e un grande americano, Joe Biden". A riportare i virgolettati dell'ex candidato, tra gli altri, è stata l'Agi. Il presidente Donald Trump, dal canto suo, aveva già iniziato a commentare durante il Super Tuesday la brutta performance dell'uomo che avrebbe dovuto batterlo. Oggi è arrivata una considerazione laconica di The Donald.
Una rilfessione che è stata registrata sempre dall'Agi: "Mini Mike Bloomberg adesso licenzierà Tim O'Brein e tutti gli sciocchi e le persone veramente stupide che lo hanno coinvolto in questo CASINO. Questa è stata la peggiore, e più imbarazzante, esperienza della sua vita ...".
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