Bolsonaro annuncia tagli agli atenei pubblici: "Propagandano il marxismo"

I tagli di Bolsonaro al settore accademico pubblico sono stati condannati con forza dai rettori di numerose università brasiliane

Bolsonaro annuncia tagli agli atenei pubblici: "Propagandano il marxismo"

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha annunciato in questi giorni la linea dura contro il settore accademico pubblico, accusato di "propagandare ideologie di sinistra".

In una recente intervista concessa al quotidiano O Estado de S. Paulo, il Capo dello Stato ha dichiarato di volere ridimensionare il sostegno governativo a università e centri di alta formazione statali, colpevoli di avere trasformato la loro missione didattica in “militanza marxista”. Ad avviso del leader verde-oro, gli atenei pubblici sarebbero infatti amministrati quasi esclusivamente da personale di sinistra, che utilizzerebbe i finanziamenti federali per organizzare corsi e seminari incentrati sull’esaltazione dei valori social-comunisti e sulla delegittimazione di quelli cristiani e patriottici.

Bolsonaro, nell’intervista in questione, ha quindi tuonato: “Lo Stato deve smetterla di alimentare il marxismo all’interno delle aule universitarie”. Di conseguenza, il presidente ha annunciato un drastico taglio, pari almeno al 30%, del sostegno finanziario di Brasilia al “politicizzato” e“fazioso” settore universitario pubblico. In base alla strategia anti-marxismo ventilata dal leader nazionalista, inoltre, la riduzione dei contributi federali all’istruzione superiore statale si accompagnerà con generosi aiuti economici governativi agli enti didattici privati, gestiti per lo più dalla Chiesa cattolica e dalle forze armate.

La volontà dell’esecutivo conservatore di tagliare gli stanziamenti alle università pubbliche è stata confermata dal ministro dell’Educazione nazionale, Abraham Weintraub. Egli, in seguito alle dichiarazioni di Bolsonaro, ha infatti ribadito ai network brasiliani la determinazione dell’intero governo nell’incoraggiare l’istruzione privata diminuendo i fondi per quella statale.

Weintraub, al pari del presidente verde-oro, ha accusato il settore accademico pubblico di gravi responsabilità nel declino economico e culturale del Paese. La crisi socioeconomica del Brasile, a detta del ministro, sarebbe stata infatti aggravata dalla rinuncia, da parte della rete universitaria statale, al proprio fondamentale compito di sviluppare le menti e il talento dei giovani. Gli ambienti accademici in questione, denuncia Weintraub, avrebbero sostituito negli ultimi anni la loro storica missione educativa con una continua propaganda filocomunista diretta a trasformare gli studenti in militanti di sinistra.

I

rettori di numerose università del Brasile hanno reagito agli annunci di Bolsonaro e del suo ministro affermando che i tagli minacciati dal governo rischiano di “fare a pezzi” l’istruzione superiore nazionale.

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