Bruxelles ricatta Ungheria e Polonia: "O accettate gli immigrati o siete fuori"

Continua il braccio di ferro sul sistema delle quote sugli immigrati. Polonia e Ungheria contrarie all'accoglienza. Ma Bruxelles è pronta al ricatto finale

Bruxelles ricatta Ungheria e Polonia: "O accettate gli immigrati o siete fuori"

L'Unione europea è pronta a dare un ultimatum sull'emergenza immigrazione a Ungheria e Polonia, che, se rifiutassero, potrebbero anche lasciare l'Ue. Secondo fonti vicine al dossier, riportate dai quotidiani britannici Times ed Express, Bruxelles potrebbe "mettere in atto azioni" pur di obbligare i due paesi ad accettare il sistema di quote finalizzato a riallocare sul territorio europeo 160mila immigrati.

Il braccio di ferro sull'immigrazione va avanti. E i burocrati di Bruxelles non sanno più come venirne fuori. Mentre l'Italia continua a essere inondata da sbarchi, che riversano sulle nostre coste migliaia di immigrati, i Paesi dell'Est Europa si oppongono strenuamente al piano di ricollocazione imposto dall'Unione europea. A capitanare il Gruppo di Visegrád è il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Per piegare questo fronte anti immigrati, Bruxelles sta valutando di passare dalle minacce al ricatto finale. Citando una fonte diplomatica, infatti, il Times ha rilevato che l'Unione europea vuole mettere alle strette sia l'Ungheria sia la Polonia: "i due Paesi dovranno decidere se continuare a usare una retorica anti-immigrazione che può mettere a rischio la loro adesione all'Ue". "Dovranno fare una scelta: sono nel sistema europeo si o no?", afferma ancora la fonte sentita dai quotidiani britannici. "Non possono continuare a ricattare l'Ue, la cui unità chiede un prezzo da pagare".

La Corte europea di Giustizia (Ecj) si appresta a esprimersi sulla legalità delle quote degli immigrati entro la fine dell'anno.

I burocrati di Bruxelles, fa sapere la fonte, "confidano che la Ecj confermi la validità legale" del sistema delle quote. In questo modo potranno imporle anche ai Paesi del Gruppo di Visegrád.

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