La notizia che si aspettava da due settimane è ufficiale: è stato fotografato il buco nero al centro della Via Lattea, la nostra galassia. Questa immagine è la prova concreta e definitiva della sua esistenza. La rivelazione è stata possibile grazie alla collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (Eht) dove ha preso parte il nostro Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e l'Università Federico II di Napoli e di Cagliari. L'annuncio è appena stato dato in diretta su diverse piattaforme streaming, YouTube e sul portale web European Southern Observatory.
"Risultato straordinario"
Un risultato definito "straordinario", che dimostra quanto "la collaborazione internazionale in campo scientifico sia importante e quanto sia importante per l'Italia farne parte": sono state queste le parole del ministro dell'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, che ha commentato la foto del buco nero al centro della Via Lattea. "È uno straordinario risultato della cui portata - ha detto - riusciremo a renderci conto davvero solo con il tempo". Messa fa i complimenti "al grande e globale gruppo di lavoro che ha consentito di raggiungere" questo risultato "e, all'interno di questo gruppo, alle scienziate e agli scienziati italiani". La scoperta mette ulteriormente in evidenza come le reti di collaborazione internazionale "siano fondamentali per il progresso di tutti, di come sia importante per l'Italia farne parte investendo, in modo continuo e stabile negli anni, in grandi infrastrutture di ricerca e di dati". Il ministro ha anche sottolineato che questo risultato deve ricordarci che certi obiettivi si raggiungono con il tempo e senza avere fretta ma "la pazienza di adattarci, consapevoli che ne varrà sempre la pena".
Cos'è Sagittarius A*
All'interno della Via Lattea, Sagittarius A* è un buco nero, cioé un "corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire né la materia e neanche la radiazione elettromagnetica" dentro la costellazione che prende il suo nome.
Cos'è l'Eht
Come abbiamo scritto sul Giornale.it, l'Eht è una collaborazione internazionale che si è formata per continuare il costante progresso a lungo termine sul miglioramento della capacità dell'interferometria di base molto lunga (VLBI) a lunghezze d'onda corte per osservare Questa tecnica di collegamento di antenne radio in tutto il mondo ha creato un interferometro delle dimensioni della Terra usato per misurare le dimensioni dei due buchi neri supermassicci "con i più grandi orizzonti di eventi apparenti": SgrA* al centro della Via Lattea e M87 al centro della galassia Vergine A. La massa di Sagittarius A* è di circa 4,3 milioni più grande della massa del sole e si trova "soltanto" a 25mila anni luce dal nostro pianeta.
Il precedente di M87
Un precedente simile è quello del 10 aprile 2019 quando fu mostrato per la prima volta l'immagine del buco nero di "Messier 87" da cui M87.
Il mondo non fece altro che parlare per settimane di quell'immagine indimenticabile che, anche se non con una risoluzione ottimale, mostrò per la prima volta i campi magnetici nei pressi del buco nero. Non a caso, infatti, fu definita la "foto del secolo" dove si vide una specie di anello rossastro formato dalla curvatura della luce a causa della fortissima gravità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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