Il network Al Jazeera, con sede in Qatar, è stato in questi giorni violentemente biasimato dal governo israeliano, in seguito alla messa in onda di un video negazionista dell’Olocausto.
Sui canali tv dell’emittente, sulla sua piattaforma web all-news AJ+ e sui suoi canali social ufficiali ha appunto fatto di recente la sua comparsa un filmato inteso a rigettare la validità storica della Shoah. Nella clip incriminata si susseguivano immagini di ebrei rinchiusi nei lager nazisti, ma le scritte in arabo che accompagnavano le stesse presentavano lo sterminio degli israeliti ordinato da Hitler come una “montatura sionista”.
Sull’onda delle proteste da parte della comunità ebraica mondiale e delle autorità di Gerusalemme, il network qatariota ha alla fine provveduto alla rimozione del video e individuato, quali responsabili della messa in onda di quest’ultimo, due propri giornalisti, per il momento coperti da anonimato. Yaser Bishr, direttore esecutivo di Al Jazeera per i contenuti web, ha quindi etichettato l’iniziativa dei due sospettati come “priva di qualsiasi autorizzazione da parte della dirigenza dell’azienda” e ha in seguito informato i media internazionali della sospensione, decisa dai piani alti dell’emittente, dei presunti responsabili della messa a punto del video in questione.
Lo stesso Bishr ha poi definito “palesemente offensivo” il filmato incriminato, esprimendo, a nome di Al Jazeera, scuse ufficiali a coloro che hanno vissuto la tragedia dell’Olocausto e assicurando contestualmente la volontà del gruppo qatariano di organizzare appositi corsi miranti a rafforzare la “conoscenza della storia” e la “sensibilità” dei propri dipendenti.
Il direttore esecutivo ha in seguito annunciato un rafforzamento dei controlli sui contenuti realizzati e mandati in onda dalle équipe giornalistiche del network, affinché questi rispettino sempre i “valori alla base di Al Jazeera”, ossia “onestà, coraggio, indipendenza, credibilità e rispetto per le diversità”.
Nonostante i provvedimenti adottati dai vertici dell’emittente e le scuse ufficiali indirizzate ai sopravvissuti alla follia nazista, il governo israeliano continua ad accusare l’azienda qatariota di “vicinanza” alle teorie negazioniste propagandate dagli ambienti islamici radicali.
Ad esempio, il vice-ministro dell’Interno di Benjamin Netanyahu, Meshulam Nahari, ha ultimamente accostato i vertici di Al Jazeera a quelli che egli considera i “principali denigratori della Shoah”, ossia i leader di Hamas e gli ayatollah iraniani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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