In Europa è piena allerta terrorismo, a una settimana dai blitz che hanno messo fine all’offensiva jihadista in Francia. Le forze di sicurezza danno la caccia alle cellule del terrorismo islamico. Che, secondo fonti dell'intelligence sentite dalla Cnn, sarebbero almeno una ventina. Cellule dormienti pronte a risvegliarsi in Francia, Germania, Belgio e Olanda e a colpire.
Ieri sera l’antiterrorismo europeo ha neutralizzato una cellula a Viviers, in Belgio. Oggi si è appreso che i due jihadisti uccisi erano di origine cecena ed erano tornati di recente dalla Siria. Un terzo uomo, rimasto ferito nell’assalto della polizia a un’abitazione, è stato arrestato. Nella notte sono stati eseguiti arresti anche a Parigi, almeno una dozzina, tra cui ci sarebbe il "quarto uomo" che fornì l’auto a Amely Coulibaly e collaborò ai preparativi per l’attacco al supermercato kosher di Parigi. I raid hanno preso di mira Montrouge, subito fuori Parigi, dove Coulibaly uccise la sua prima vittima, una poliziotta, Grigny, dove è cresciuto, a Fleury-Merogis a sud della capitale, e Epinay-sur-Seine, a nord. I sospetti sono stati fermati nelle banlieue parigine ad altissima percentuale di residenti musulmani, originari, anche di seconda e terza generazione, dal Nord Africa. Sono stati interrogati perché sospettati di aver "fornito sostegno logistico (armi e auto)" ai due fratelli franco-algerini Kouachi, autori del massacro alla redazione di Charlie Hebdo, e a Coulabaly negli assalti alla poliziotta e al negozio kosher a Vincennes. Oltre 200 agenti della polizia tedesca, infine, hanno effettuato all’alba un raid contro sospette cellule islamiste a Berlino, e arrestato due uomini di origine turche di 41 e 43 anni, sospettati di guidare "una cellula di (cinque) jiahdisti formata da turchi e russi dalla Cecenia e da Daghestan".
Secondo fonti vicine ai servizi segreti, ci potrebbero essere fino a 20 cellule jihadiste dormienti composte da 120-180 uomini. La "mappa" delle cellule in sonno è stata messa a punto da servizi segreti e di sicurezza europei e mediorientali sulla base delle numerose informazioni raccolte nelle ultime settimane che, spiegano le stesse fonti di intelligence alla Cnn, indicano in particolare come l’Isis abbia dato direttive ben precise agli estremisti di ritorno nei loro Paesi d’origine da Siria e Iraq. Direttive che chiedono di lanciare attacchi terroristici contro obiettivi specifici. Il premier francese, Manuel Valls, ha avvertito che "la minaccia" di altri attentati terroristici in Francia "non è mai stata così forte ed è ben lontana dall’essere finita. Isis potrebbe effettuati attentati in Europa". L’allarme terrorismo è al centro dell’agenda dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, che ne discuteranno lunedì prossimo a Bruxelles nella loro consueta riunione mensile: prevenzione contro i foreign fighter, contrasto alla radicalizzazione dell’opinione pubblica, le crisi regionali che "alimentano questo fenomeno" come in particolare Siria, Iraq, Libia, Yemen e i territori nei quali opera Boko Haram in Africa Occidentale.
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