La "giungla" di Calais in fiamme? Tutto regolare: si tratta solo di una tradizione radicata nelle popolazioni migranti.
Lo ha affermato - con un disarmante candore - Fabienne Buccio, prefetto del Nord-Pas-de-Calais, alla tv francese Bfmtv. "Gli incendi di questa notte per noi non sono una sorpresa", ha detto (guarda il video), "Siamo abituati a questo genere di comportamenti da parte dei migranti. Ci sono incendi da circa 2 settimane. Può non piacere, ma distruggere le abitazioni prima di partire fa parte delle tradizioni della popolazione migrante. Significa che hanno capito davvero che il campo è stato chiuso: sono partiti o stanno per partire; e prima di partire distruggono abitazioni e negozi che avevano costruito".
"Possibile che non si possano controllare, con tutte le forze dell'ordine che ci sono?", chiede basito il giornalista francese. La Buccio non si scompone e racconta di una trattativa tra autorità e migranti di cui probabilmente non si sapeva ancora molto. "Abbiamo discusso con i capi delle varie comunità presenti nella Giungla, li incontro regolarmente", rivela, "Ci hanno detto che avrebbero fatto quanto in loro potere per evitare problemi. Avevamo già avuto una situazione simile quando abbiamo smantellato la zona sud, ma ci avevano spiegato che è una tradizione ben radicata: quando si va via, si pulisce tutto mettendo fuoco.
Siccome la conosciamo bene questa situazione, ci siamo adattati e abbiamo allertato i vigili del fuoco, che sono in zona da ieri 24 ore su 24 per rimediare a questo genere di situazioni. Tutto è sotto controllo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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