La 25enne Genoveva Añonma è sicuramente una delle più forti calciatrici africane. Lo ha dimostrato anche durante la finale della Coppa d'Africa femminile del 2008. La vittoria e il suo gol, però, sono stati macchiati da una umiliazione senza precedenti. Una umiliazione fatta solo perché è donna ed è fortissima sul campo da calcio. Come racconta la Gazzetta dello Sport, infatti, la calciatrice è stata costretta a spogliarsi, davanti a un gruppo di uomini, per dimostrare di essere davvero una donna.
Durante la finale contro il Sud Africa, un gol capolavoro della Genoveva consegnò il titolo della Coppa d'Africa femminile alla Guinea Equatoriale. Dopo la vittoria in campo, una delle avversarie la denunciò pubblicamente accusandola di essere un uomo. I dirigenti della Confederazione calcistica africana obbligarono la Genoveva a spogliarsi e a dimostrare di essere donna. Un'umiliazione che brucia ancora. "Mi è stato chiesto di togliermi i vestiti di fronte ai dirigenti - ha raccontato la calciatrice in una intervista alla Bbc - cominciai a piangere perché mi sentivo totalmente umiliata".
538em;">A distanza di sette anni, quella offesa brucia ancora. "Ho capito che è solo invidia - ha spiegato - sono una donna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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