L'immagine sta facendo il giro del web, commuovendo tutto il mondo. Ritrae un cane, abbracciato al suo padrone. Si chiamava Magui ed è morta, a causa dello spavento provocatole dai fuochi d'artificio.
È successo qualche giorno fa in Argentina, dove il boxer viveva con la sua famiglia in un appartamento ad Esquel, nella parte nord-occidentale della provincia di Chubu. Lo scorso 14 dicembre, Magui stava dormendo quando i botti dei fuochi d'artificio l'hanno fatta spaventare, provocandole una crisi nervosa e probabilmente un infarto. Nel tentativo di tranquillizzarla, il suo padrone l'ha abbracciata, ma a nulla è servito l'amore della famiglia che le voleva bene: poco dopo Magui ha chiuso gli occhi.
A raccontare la vicenda è stata un'utente di Facebook, che ha spiegato, condividendo le foto dell'abbraccio e quelle del boxer "Era la nostra amata mascotte. Si chiamava Magui ed è appena morta. Era vecchia e odiava i botti. Non sapevamo dove metterla. Mentre gli altri si divertivano, lei se la stava passando molto male". E a nulla sono servite le richieste di aiuto ai veterinari della zona che, secondo quanto riporta la donna, non hanno fatto niente per aiutarli: "Il cane è morto tra le braccia di mio figlio, mentre mi implorava di chiamare qualcuno che venisse ad aiutarla. Sfortunatamente, possiamo solo piangere con il cuore spezzato, perché non possiamo fare nulla".
Il post è rimbalzato sui social ed è stato condiviso da un'organizzazione che si occupa della cura degli animali, la Adae, Amigos de los animales esquel. La Adae ha accompagnato le fotografie con un lungo post: "Il tuo divertimento l'ha stordita, terrorizzata, provocandole un panico insopportabile- ha scritto l'associazione, come se si rivolgesse a chi ha sparato i fuochi d'artificio-Il tuo divertimento l'ha uccisa. Magui è morta in braccio al suo padrone". La famiglia del boxer ora "è angosciata e impotente davanti a una simile ingiustizia. Questa famiglia ha perso un componente, un prezioso componente.
Il suo animale domestico, la sua amica, la sua vecchietta". E infine, i membri dell'Adae chiedono: "Cos'altro hai bisogno che accada per capire che è sbagliato? Non ci stancheremo di ripeterlo: no ai fuochi d'artificio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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