Con il passare dei giorni aumentano le tensioni tra la Russia e i Paesi che spingono per fare il loro ingresso nella Nato. A preoccupare non sono solo i conflitti militari con l'Ucraina, ma anche le possibili conseguenze (del tutto imprevedibili) che potrebbero verificarsi se Finlandia e Svezia dovessero davvero unirsi alla Nato. Si tratterebbe di uno scenario choc per Mosca, che teme un'espansione dell'alleanza militare occidentale e che dunque potrebbe rispondere con misure non indifferenti. In tal senso è già arrivato un avvertimento chiarissimo, che a tratti sa di minaccia vera e propria.
Finlandia in pressing
La Finlandia è molto attiva per quanto riguarda l'adesione alla Nato. Un tema che ormai ha fatto breccia tra la popolazione: se prima ciò veniva considerato un atto impensabile e da scongiurare, adesso è diventata una priorità che ha cambiato totalmente il sentiment dei cittadini che così la considerano indispensabile. Helsinki potrebbe richiedere l'ingresso anche prima del vertice di giugno a Madrid, proprio come la Svezia che si prepara a discuterne in Parlamento.
I tempi si preannunciano non troppo lunghi: Antti Kaikkonen, ministro della Difesa finlandese, nell'intervista a La Repubblica ha fatto sapere che "dopo Pasqua il Parlamento comincerà la discussione" e che la decisione definitiva "potrebbe arrivare per fine maggio". Pertanto la richiesta di adesione potrebbe essere formalizzata addirittura prima dell'estate, ma va precisato che poi partirebbe la procedura della ratifica di 30 parlamenti della Nato. Ed è proprio in questo arco di tempo che Mosca potrebbe rendersi protagonista di "incursioni ibride".
La minaccia di Mosca
Tanto la Finlandia quanto la Svezia sono ben consapevoli che un eventuale ingresso nella Nato potrebbe innescare dure reazioni da parte della Russia. Non a caso qualche primo campanello d'allarme è arrivato. Di certo Mosca non lascerebbe senza risposta un'azione del genere, visto che un Paese vicino finirebbe nelle file della Nato. E non va dimenticato che l'offensiva in Ucraina è stata lanciata anche contro l'estensione della Nato.
Un segnale chiarissimo è arrivato da Dmitrij Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza della Russia: se Finlandia e Svezia si uniscono alla Nato allora "ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari". A quel punto Mosca "rafforzerà i suoi confini occidentali": la lunghezza del confine terrestre dell'Alleanza con la Russia "sarà più che raddoppiata". Medvedev ha ricordato che fino a questo momento la Russia non aveva intenzione di agire in tale maniera, ma se sarà costretta a farlo allora "notate che non siamo stati noi a suggerirlo".
Il vicepresidente del consiglio di sicurezza di Mosca ha spiegato che si potrebbe ritenere necessario non solo rafforzare "il gruppo di truppe di terra e il sistema di difesa aerea", ma anche
"schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia". In questo caso "non si può più parlare dello status non nucleare dei Baltici, l'equilibrio deve essere ripristinato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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