La Cina è la prima nazione al mondo ad aver installato su una nave da guerra un cannone elettromagnetico. Le foto del prototipo sono state pubblicate sui social media cinesi, i medesimi che negli anni hanno diffuso i principali dimostratori tecnologici militari di Pechino. Il cantiere navale di Wuchang, nella provincia di Hubei, è uno dei principali centri per la sperimentazione dei nuovi sistemi d’arma della Marina cinese. Il cannone elettromagnetico è stato installato a prua della Haiyang Shan 936, quarta unità per operazioni anfibie della classe Tipo 072III (designazione Nato Yuting-II ). In servizio per tre decenni con la flotta del Mare del Sud, la Haiyang Shan è stata scelta dalla People's Liberation Army Navy per la sua capacità di carico di 500 tonnellate. E’ uno spazio sufficiente per ospitare i generatore di potenza ad impulso necessari per il funzionamento dell’intero asset elettromagnetico. I test di fuoco si dovrebbero svolgere nel Mar Cinese orientale. Fin dagli anni ’80, la Cina è al lavoro sulla tecnologia elettromagnetica (anche in chiave Emals per le portaerei). Recentemente Pechino ha affermato di aver compiuto enormi progressi nei cannoni a rotaia, riuscendo ad installare l’intero equipaggiamento periferico su una nave da guerra. Nessun'altra arma esistente o sistema pianificato conosciuto corrisponde alle dimensioni del cannone e della sua canna. Sebbene non vi sia una conferma ufficiale dal governo cinese, la configurazione complessiva dell'infrastruttura temporanea installata sulla Haiyang Shan sembrerebbe non lasciare dubbi sull’esistenza del cannone elettromagnetico. Le foto diffuse sui social cinesi rappresentano un duro colpo per le stime del Pentagono che sottostimavano le reali capacità della Cina nella ricerca e sviluppo delle armi avanzate.
La tecnologia elettromagnetica
La tecnologia railgun utilizza una forza elettromagnetica conosciuta come la Forza di Lorentz, per accelerare rapidamente un proiettile tra due rotaie conduttrici. I cannoni elettromagnetici sparano proiettili conduttivi al tungsteno ad una velocità di 2,4 km al secondo. Il bersaglio è colpito con una potenza cinetica pari a sette volte la velocità del suono, per un grado distruttivo superiore ad un missile Tomahawk (ad un costo nettamente inferiore, circa mille dollari a proiettile). Tale tecnologia consentirebbe una rapida acquisizione dei bersagli su distanze maggiori rispetto ai cannoni tradizionali. L’assenza di cariche propulsive sui proiettili inerti (senza polvere da sparo) al tungsteno, infine, libererebbe spazio sulle unità, rendendo il railgun più economico e sicuro delle controparti attuali.
Il cannone a rotaia della US Navy
Per dimensioni e forma, il prototipo cinese è molto simile al cannone a rotaia sviluppato per l'Office of Naval Research della Marina degli Stati Uniti. In via di sviluppo dal 2005, la tecnologia elettromagnetica era stata progettata per entrare in servizio con la classe Zumwalt, l’unica in grado produrre abbastanza energia elettrica (78 megawatt di potenza) per i cannoni a rotaia. La Fase II del programma, che prevedeva la conversione del prototipo in sistema d’arma operativo per la flotta, è iniziata nel 2012. Nel 2014 la Marina fissava al 2017 il primo test in mare a bordo della nave USNS Millinocket della classe Spearhead. I test non si svolgeranno mai. Per il 2020 infine, il Pentagono sperava di sviluppare nuovi accumulatori in grado di immagazzinare energia sufficiente e consentire l’installazione dei railgun anche a bordo delle altre navi da guerra della Marina. Lo scorso marzo in un rapporto del Congressional Research Service si legge che "sebbene la Marina negli ultimi anni abbia compiuto notevoli progressi, permangono numerose e significative sfide. Saranno necessari anni per un successo finale non garantito. La transizione dalla fase di Ricerca e Sviluppo all'approvvigionamento può a volte essere un percorso nella valle della morte. L'EMRG (electro magnetic railgun) presenta problemi con il cannone, il proiettile, il sistema di alimentazione elettrica e con l'integrazione dell'arma sulle navi".
Nell’ultima relazione lo Strategic Capabilities Office, che monitora tutte le nuove tecnologie fondamentali in grado di mantenere il vantaggio tecnologico dell'America sul campo di battaglia, conferisce priorità al sistema HVP o hypervelocity projectile in favore del cannone a rotaia.
In sintesi, l’HVP prende la tecnologia del programma railgun e la adatta al fuoco dei cannoni da 5 pollici della Marina statunitense. Il proiettile al tungsteno a bassa resistenza raggiunge una velocità di Mach 3 (la metà del railgun) e copre una distanza massima di 35/40 km. Tuttavia ciò rappresenta un notevole miglioramento rispetto alle attuali munizioni (un cannone a rotaia può distruggere un bersaglio a più di 100 km di distanza). Da non sottovalutare, infine, che incrociatori e cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti sono equipaggiati almeno con un cannone Mark 45 da 5 pollici. Ciò significa che la piattaforma di tiro per l'HVP è già in servizio su vasta scala attraverso la forza di superficie della Marina. Dopo un investimento da 500 milioni di dollari e test comunque incoraggianti, la Marina degli Stati Uniti ha abbandonato il progetto.
Negli ultimi test e dopo 12 anni di sviluppo, il sistema garantiva un rateo di fuoco di 4,8 colpi al minuto rispetto ai dieci richiesti dal Pentagono. Sebbene ridimensionato, il programma railgun per l’US Army è ancora in via di sviluppo. I fondi inizialmente destinati all'EMRG dovrebbero essere interamente destinati all'HVP entro il 2019.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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