Cina: "In volo il nostro Ufo"

Primo video pubblico per l'ultimo drone stealth della Cina. Lo Sky Hawk simile al drone X-44A della Lockheed Martin

Cina: "In volo il nostro Ufo"

La Cina ha rilasciato il primo video del drone Sky Hawk in volo. Nel promuovere il test del nuovo sistema a pilotaggio remoto a bassa osservabilità, la tv di stato cinese ha utilizzato la frase “simile ad un disco volante”. Lo Sky Hawk è stato sviluppato dalla China Aerospace Science & Industry Corporation per una configurazione ad ala volante, la medesima adottata per il ben più grande drone CH-7. Nel video diffuso dalla China Central Television, lo Sky Hawk decolla ed atterra in una base sconosciuta del paese. Si tratterebbe del secondo test di volo per il nuovo drone di Pechino dopo quello avvenuto lo scorso febbraio, ma di cui non abbiamo alcuna immagine. Lo Sky Hawk è stato esposto durante l’ultimo airshow che si è svolto lo scorso novembre nella città di Zhuhai, nella provincia del Guangdong, nel Sud della Cina.

Sky Hawk

In base ai pochi dati diramati dai cinesi, lo Sky Hawk è un drone ad alta quota per i pattugliamenti a lungo raggio in ambienti ostili. Si tratta chiaramente di un prototipo, ma il sistema d’arma è stato progettato per operare dalle future portaerei cinesi, comprese quelle equipaggiate con le catapulte elettromagnetiche. Simile al drone X-44A della Lockheed Martin, lo Sky Hawk un'apertura alare di poco superiore ai dieci metri. I cinesi rilevano che gli Stati Uniti hanno sviluppato il dimostratore X-47B o Unmanned Carrier Air System Demonstration (UCAS-D) e sono stati i primi ad effettuare test sulle portaerei prima di cancellare il programma a favore dell'MQ-25 Stingray, un drone aerocisterna a bassa osservabilità chiaramente concepito per rifornire in volo l’F-35.

Remote split operation

Soltanto nel 2016 la Cina ha ufficialmente raggiunto la capacità di proiezione globale dei suoi droni armati. Precedentemente, la connessione in remoto avveniva tramite comunicazioni dirette line-of-sight con la stazione di terra. Tale gap limitava l’utilizzo delle piattaforme cinesi a poche centinaia di chilometri dalla loro base. Il controllo satellitare, annulla la presenza logistica di riferimento ed estende la portata della stazione di controllo locale. Tali capacità dimostrano i progressi cinesi nella tecnologia satellitare per il controllo a distanza ed una crescente fiducia nell'utilizzo degli asset di comunicazione orbitali a sostegno delle attività di difesa, come, ad esempio, le correzioni per i missili antinave ed il supporto alle operazioni speciali.

I droni sperimentali della Cina

Ground Effect Unmanned Aerial Vehicle

La Cina starebbe sviluppando un nuovo drone in grado di colpire le unità di superficie come le portaerei statunitensi. La foto del presunto drone comparsa nel maggio del 2017 in un post su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, è stata poi ripresa dai soliti forum controllati dal governo, i medesimi che negli anni hanno diffuso i principali dimostratori tecnologici militari della Cina. Descritto come Ground Effect Unmanned Aerial Vehicle, sarebbe in grado di “evitare il rilevamento radar grazie alla sua capacità di volare ad altitudini estremamente basse”.

“Il drone è stato progettato per la penetrazione a bassa quota e per colpire le grandi unita di superficie (il riferimento è alle portaerei statunitensi) con siluri ad aria compressa. Sarebbe in grado di trasportare un carico utile di una tonnellata e volare a 46 centimetri sopra il livello del mare, sfruttando il principio dell'effetto suolo. Il tempo di volo stimato è di 1,5 ore con un peso massimo al decollo di 6.000 libbre. Un attacco stratificato eseguito da uno sciame di droni, determinerà effetti dirompenti nel contesto delle operazioni navali. Nel campo di battaglia del futuro, gli UCAV cinesi saranno in grado di colpire le unità da guerra nemiche, compresi i gruppi da battaglia delle portaerei, con estrema letalità”.

Il Ground Effect Unmanned Aerial Vehicle sarebbe l’ultimo dei sistemi a pilotaggio remoto della famiglia Cai Hong (dodici le piattaforme note), sviluppati dalla dall’Accademia di Tecnologia e Scienze Aerospaziali della Cina. Più che un drone, il Ground Effect Unmanned Aerial Vehicle è un missile antinave.

Unmanned Combat Aerial Vehicle del Programma AVIC 601-S avanzato

Lijian

Il primo UCAV di Pechino noto come Lijian, Spada Affilata in cinese mandarino, nel 2017 è aggiudicato il secondo premio al National Science and Technology Advancement Prizes. Realizzato dall’Aviation Industry Corporation of China e dalla Hongdu Aviation Industry Group, il Lijian è primo Unmanned Combat Aerial Vehicle realizzato fuori dalla Nato. Il suo primo volo pubblico risale al novembre del 2013. Durante i primi test il dimostratore tecnologico era propulso da un singolo motore a reazione, probabilmente lo Shenyang WP7, copia del Tumansky R-11 russo costruito su licenza. Il nuovo motore dovrebbe essere un WS-13 senza postbruciatore (così da non comprometterebbe la bassa osservabilità all’infrarosso), progettato per equipaggiare il caccia di quinta generazione Shenyang J-31. Le ali presentano un elevato angolo di freccia positiva con un'apertura che dovrebbe essere di 14 metri, quindi inferiore a quella dell’X-47B da cui prende chiaramente ispirazione. L'UCAV è stato progettato per trasportare un carico utile di 4.400 chili nelle due stive ricavate all’interno della fusoliera, così da non inficiare la sezione equivalente radar. Una seconda versione avanzata è già in fase di test di volo. Il velivolo a bassa osservabilità senza pilota svolgerà missioni C4ISTAR, sorveglianza, raccolta di informazioni e guerra elettronica in territorio nemico: potrebbe entrare in servizio per il 2020. Il Lijian servirà inizialmente come gregario robotico in equipaggi misti, anche se è stato specificatamente progettato per ospitare un elevato grado di intelligenza artificiale. Prevista anche la versione imbarcata UCAS, Unmanned Carrier Air System. L’UCAV Lijian, oltre all’X-47B statunitense, trae ispirazione dal Taranis britannico e dal nEURON europeo.

Dark Sword

Lo scorso giugno la Cina ha diffuso sulla rete l'immagine di un nuovo UCAV o Unmanned Combat Aerial Vehicle del Programma AVIC 601-S avanzato. La foto del drone Dark Sword è stata pubblicata sulla rete dai soliti forum controllati dal governo, i medesimi che negli anni hanno diffuso i principali dimostratori tecnologici militari della Cina. L’UCAV immortalato sembra essere a grandezza naturale, il disegno sembra essere abbastanza maturo. Possiamo limitarci ad analizzare ciò che il governo cinese vuole mostrarci, poichè oltre ai dettagli che possiamo estrapolare dall’immagine diffusa sulla rete del drone Dark Sword non abbiamo informazioni ufficiali. In realtà ignoriamo anche quando è stata scattata la foto e se il drone mostrato sia un prototipo volante.

Il secondo UCAV del Programma AVIC 601-S Avanzato noto come An-Jian o Anjian in cinese mandarino, Spada Oscura (Dark Sword) differisce chiaramente dai precedenti droni ad ala volante della Cina ottimizzati per le prestazioni in quota, la bassa osservabilità a banda larga ed il carico utile interno. Secondo i siti cinesi, "Dark Sword è stato progettato per essere un velivolo ipersonico senza pilota a bassa osservabilità ed elevata manovrabilità”. Concettualmente sviluppato fin dalla metà degli anni 2000, Dark Sword è un drone monomotore: ignoriamo le sue reali dimensioni. Il disegno è stato svelato per la prima volta durante il Zhuhai Airshow del 2006 nella provincia del Guangdong meridionale della Cina. Nella sezione anteriore si notano delle alette canard presumibilmente retrattili. Da rilevare che gli attuali UCAV occidentali sono ottimizzati per la soppressione delle difese aeree nemiche piuttosto che per il combattimento aria-aria. Quest'ultima è vista come una capacità operativa a lungo termine, non come una priorità di sviluppo immediata. L’ampia sezione di coda con stabilizzatori verticali inclinati in stile F-22 ed alette arrotondate completano il resto del design dell'UCAV cinese. Si nota chiaramente il DSI o Diverterless Supersonic Inlet, tecnologia implementata sui caccia cinesi J-10, J-20, J-31 e JF-17. Il Diverterless Supersonic Inlet è stato brevettato da Lockheed e testato su un F-16 negli anni '90: è una tecnologia chiave dell'F-35.

Tyler Rogoway spiega bene il concetto. “Questa tecnologia utilizza un nuovo disegno a prua unito ad una struttura a gobba di grandi dimensioni implementata nella fusoliera dell'aeromobile. Con tale tecnologia si rallentare l'aria supersonica in entrata. Il DSI garantisce al motore un flusso d'aria stabile e costante, senza la necessità di piastre di divisione a vantaggio di una bassa osservabilità complessiva”.

La configurazione del Dark Sword è senza dubbio concepita per un regime di volo supersonico. Contrariamente a quanto affermato dai cinesi, l’UCAV mostrato non sarebbe in grado di raggiungere velocità ipersoniche a causa della disposizione dei canali DSI che limitano il volo a Mach 2 a seconda del progetto. Dark Sword sfrutta il know-how acquisito dai cinesi con il Chengdu J-20, caccia di quinta generazione che a sua volta trae ispirazione dal Mig 1.44 e dal Northrop-McDonnell Douglas YF-23 Black Widow II. L'attuale versione del Dark Sword potrebbe essere molto più avanzata di quella mostrata dai cinesi. Il Dark Sword potrebbe essere un Penetrating Counter Air con capacità Loyal Wingmen, che prevede formazioni miste composte da piattaforme autonome senza pilota ed equipaggi umani. Il nuovo drone della Cina è classificato come UCAV. Potrebbe essere imbarcato sulle portaerei nella sua variante UCLASS o Unmanned Carrier-Launched Airborne Surveillance and Strike. La denominazione A-UCAV o Advanced Unmanned Combat Air Vehicle si applica attualmente soltanto per alcuni prototipi degli Stati Uniti, alcuni dei quali volano da tempo in programmi classificati.

Cina: Cai Hong 5

Il Cai Hong 5, UCAV di punta della tecnologia cinese, è stato svelato nel novembre del 2016 dall’Accademia di Tecnologia e Scienze Aerospaziali durante l’International Aviation and Aerospace Exhibition, a Zhuhai. Definito in patria come il drone più potente del mondo, l’UCAV sarebbe in grado di volare per ventimila km senza rifornimento, con un’autonomia stimata di 48 ore. Il CH-5 è il più grande drone da combattimento della Cina: è anche una perfetta copia del Reaper MQ-9 degli Stati Uniti. Il CH-5 è in grado di trasportare bombe intelligenti, missili e disturbatori radar di nuova concezione. Il Cai Hong 5 ha effettuato il suo primo volo nell’agosto del 2015.

Cai Hong 7

Svelato lo scorso novembre durante l'Airshow China 2018, il CH-7 o Rainbow-7 è un'ala volante che si ispira chiaramente al bombardiere B-2 Spirit ed al drone stealth X47B degli Stati Uniti. Il CH-7 ha un'apertura alare di 22 metri, una lunghezza di dieci metri ed un peso massimo al decollo di tredici tonnellate. Può volare ad altitudini fino a 13.000 metri e raggiungere una velocità massima di 919 km/h. Il volo inaugurale dovrebbe svolgersi durante l'anno. L'entrata in produzione è prevista per il 2022.

Gli UCAV cinesi contro lo Stato islamico

Nell’ottobre del 2016 gli iracheni hanno testato in battaglia contro lo Stato islamico, nella provincia di Anbar, il loro primo drone da combattimento: un CH-4B Rainbow di produzione cinese. Si ignora il reale importo dei contratti siglati tra Baghdad e Pechino, ma i cinesi dovrebbero aver venduto, in un numero imprecisato, sia la versione da combattimento (CH-4B) che quella da ricognizione (CH-4A) con un’autonomia stimata in 40 ore di volo. Gli UCAV cinesi in Iraq dovrebbero essere privi del sensore elettro-ottico ed equipaggiati con guida GPS. La fornitura è nota dal marzo del 2015. La versione 4 del drone Cai Hong, è in servizio con la People's Liberation Army Air Force (PLAAF) dall’agosto del 2014.

Esternamente identico al General Atomics MQ-9 Reaper tranne che per la pinna ventrale sotto la coda assente nel CH-4, è stato costruito in due varianti: 4A e 4B. Il CH-4A è un drone da ricognizione con un’autonomia di 3500/4000 km. La versione da attacco e ricognizione può trasportare un carico utile di 330 kg. E’ ritenuto in grado di lanciare missili aria-terra da 5.000 metri, quindi al di fuori della portata effettiva della maggior parte dei cannoni antiaerei. I CH-4 iracheni sono armati con missili a guida laser AR-1 e bombe guidate FT-9. L'AR-1, sviluppato dall’HJ-10, è un missile specificamente progettato per essere trasportato dai droni. Con un peso di 45 kg (testata da dieci kg), il missile raggiunge una velocità massima di Mach 1.1. Ad oggi è stata confermato soltanto un solo tipo di guida tipo inerziale/GPS. Il missile è ritenuto in grado di penetrare un’armatura di mille millimetri. La piccola bomba FT-9, infine, è stata specificatamente progettata per i droni cinesi. Confermata la guida GPS/INS.

I droni della Cina continuano a vendere bene in tutta l'Asia centrale ed in Medio Oriente.

Sono anche relativamente economici. In base ai dati del governo cinese, i droni della serie CH sono stati venduti in dieci paesi. Nel 2018 sono stati oltre duecenti i droni della famiglia Chinese Unmanned Aerial Vehicles venduti all'estero.

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