Ad accompagnare le violenze in Israele e nei Territori palestinesi c'è una colonna sonora fatta di canzoni militanti e spesso esplicitamente violente, che vanno a ruba nei negozi che le distribuiscono su cd e spopolano pure sui social network.
Brani dai testi espliciti come "Pugnala, pugnala", prodotti come il cd "Gerusalemme sanguina" che accompagnano le aggressioni e sono raccontati da un reportage del New York Times, che spiega come nell'ultimo periodo la richiesta sia aumentata enormemente e gli scaffali dei negozi si svuotino in fretta.
Dietro alle canzoni della rivolta ci sono persone come Adnan Balaweneh, autore che dice di avere sentito
il bisogno di "scrivere un brano che fosse di ispirazione per l'intero popolo palestinese". Da lì è nato "Continua l'Intifada", un successo da subito, come i molti inni violenti che ogni giorno finisco online su YouTube,- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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