Dopo essere stati in Libia e in Bosnia dove rispettivamente Gian Micalessin e Fausto Biloslavo ci hanno raccontato quanto l'Isis sia vicino alle coste di casa nostra, ora Gli Occhi della Guerra vanno in Kurdistan, Iraq del nord. E ci vanno con due giovanissimi reporter, Marco Maisano e Giacomo Betti, che proprio pochi mesi fa vi erano già stati per documentare l'avanzata del Califfato islamico (Guarda il reportage).
Oggi, come allora, Maisano e Betti si sono trovati a pochi metri dagli jihadisti e ne hanno sentito gli spari nascosti nella trincea dei combattenti curdi, i cosiddetti Peshmerga. Con coloro che ogni giorno in trincea respingono i terroristi del califfato nero, i due reporter si sono spinti al fronte fino a temere di rimanere vittima degli spari del Califfato. Hanno ascoltato le voci di chi ha vissuto in prima persona l’orrore dell’ISIS, come i profughi cristiani costretti a vivere in campi di fortuna dopo la fuga da Mosul, città oggi capitale dello Stato islamico in Iraq. Hanno incontrato le suore domenicane scappate anche loro dai villaggi cristiani, oggi al servizio delle migliaia di persone vittime del califfato nero. Testimonianze scioccanti, ma che regalano un grande esempio di dignità e coraggio.
Hanno fatto tutto questo per continuare a non chiudere gli occhi. Per continuare a essere i vostri occhi della guerra.
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