Condanna di 15 anni di prigione a reclutatore legato a Charlie Hebdo

Il 35enne francese Salim Benghalem condannato in absentia per essere un reclutatore dell'Isis. Ha aiutato i fratelli Kouachi a raggiungere campo d'addestramento

Condanna di 15 anni di prigione a reclutatore legato a Charlie Hebdo

Un tribunale di Parigi ha condannato in absentia a 15 anni di prigione il 35enne francese Salim Benghalem, considerato uno dei più importanti foreign fighters dell'Isis.

L'uomo viene ritenuto una figura centrale nel reclutamento di giovani volontari tra le fila del califfato. Probabilmente è stato uno dei carcerieri dei giornalisti occidentali e cooperanti giustiziati dagli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi. È stato incarcerato nel 2007 per violenza di gruppo, poi tornato libero nel 2010. Dopo si presume si sia recato in Yemen. Il 35enne apparteneva alla alla filierà di jihadisti di Buttes Chaumont, da cui provenivano anche i due fratelli Said e Cherif Kouachi, autori dell'attacco alla rivista Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015. A febbraio fa la sua apparizione in un video dell'Isis, esaltando il massacro e minacciando nuove violenze.

Oltre alla condanna di Salim Benghalem, ne sono arrivate altre 6 per individui che erano tornati da Siria e Iraq. Le pene variano tra i 6 e i 9 anni. Tra questi, un milizioano che ha trascorso almeno un anno e mezzo combattendo per i vari gruppi terroristici, fra cui Fronte al-Nusra, legato ad al Qaeda. Il militante è stato intercettato al telefono mentre si lamentava di altri compagni, che avevano lasciato il Paese di Bashar al-Assad senza "combinare nulla".

Su testa di Benghalem pende un mandato di cattura internazionale.

Il suo nome è comparso nell'inchiesta sull'attacco a Charlie Hebdo per i suoi contatti con entrambi i fratelli Kouachi, che avrebbe in particolare aiutato a raggiungere un campo di addestramento di Al Qaida in Yemen nel luglio del 2011. Nel febbraio scorso, in un video diffuso dall'Isis, l'uomo si era rallegrato per il massacro nella sede del giornale satirico e aveva invitato le "cellule dormienti" in Francia a prendere le armi.

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