Le contromisure dell'Ue contro i dazi degli Usa: ​nel mirino jeans e scarpe

Gli Usa hanno annunciato nuove tasse sui prodotti europei. Ma l'Ue ha pronte alcune contro misure, che potrebbero colpire marchi simbolo americani

Le contromisure dell'Ue contro i dazi degli Usa: ​nel mirino jeans e scarpe

Dopo l'annuncio dell'applicazione dei dazi Usa sui prodotti europei, l'Ue inizia a preparare le contromisure. E, ad essere colpiti potrebbero essere i prodotti simbolo del made in Usa, come jeans, ketchup, noccioline, vino californiano e alcune bevande gasate.

In realtà, però, l'Europa spera di poter evitare l'avvio di una guerra commerciale fra le due sponde dell'Atlantico, che nuocerebbe anche ai consumatori e alle aziende americane. Tuttavia, ha pecisato Daniel Rosario, portavoce dell'esecutivo dell'Ue, "se gli Stati Uniti impongono penalizzazioni sui prodotti europei, ciò spingerà l'Ue in una situazione in cui dovremo fare lo stesso".

L'Ue è pronta al controattacco, ricordando una lista già pubblicata lo scorso aprile, dove vengono elencati alcuni prodotti americani su cui potrebbero essere applicati i dazi. Noccioline, chewing gum, rum e tabacco sono alcune delle eccellenze made in Usa che potranno subire le tasse europee.

La battaglia commerciale scaturisce da quella dei cieli, che vede coinvolte Boeing e Airbus. Nel 2006, infatti, la Boeing si rivolse al Wto, sostenendo che Airbus avesse ricevuto sussidi per miliardi di dollari, che gli avevano conferito un vantaggio sleale sul mercato dell'aviazione. Immediata la risposta del costruttore europeo, che accusà la Boeinf si aver ricevuto sovvenzione governative. Da quel momento è iniziata l'escalation di misure messe in atto da Usa e Ue, in campo commerciale. Ieri, è arrivato il verdetto del Wto, che ha concesso a Donald Trump di applicare i dazi sui prodotti europei.

Ma, tra pochi mesi, il Wto dovrà pronunciarsi su un reclamo di Airbus contro la Boeing. E, l'Ue ne uscisse vincitrice, potrebbe introdurre a sua volta dei dazi sui prodotti statunitensi.

Così, le imprese italiane si ritroverebbero a spendere più soldi in prodotti chimici e fertilizzanti, mentre potrebbero salire alle stelle i prezzi di alcune bevande, quelli dei prodotti elettronici. Potrebbero lievitare ache i prezzi di jeans, whisky e scarpe da ginnastica. Ne risentirebbero marchi simbolo degli Usa, come Levis, Nike e All Stars.

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