Una madre ha fatto credere a tutti che la figlia avesse il cancro. Ma la menzogna è poi venuta a galla. La donna adesso è in stato di fermo.
Spesso si dà per scontato l'amore di una madre per il proprio figlio, ma questo non è il caso di Juanita Ortiz Garcia: la donna 46enne, infatti, per fare soldi avrebbe sfruttato la figlioletta di sette anni, convincedola di avere il cancro. Una volta scoperta la "truffa", la donna è stata arrestata.
Per guadagnare soldi facili la donna ha escogitato una vera e propria messa in scena: Juanita Ortiz ha rasato la testa alla figlia, le ha fasciato un braccio, e poi ha messo su un sito social la notizia che la sua "principessa" era in fin di vita per via di un tumore. Sembrerebbe, inoltre, che la donna avesse rifilato alla bambina stessa la bugia. E, come se non bastasse, le ha persino fatto indossare una maglietta con la scritta "Non sono un maschietto, sono una bambina che combatte contro il cancro".
In questo modo, mentre il suo appello girava, tanto da arrivare fino alle radio della contea, la signora è riuscita a farsi donare contributi da più persone.
Ma tutta questa pubblicità alla fine le si è ritorta contro: infatti, alcuni funzionari dell’ufficio di assistenza all’infanzia si sono chiesti come mai la madre non avesse chiesto aiuto anche alle strutture pubbliche. Una telefonata alla polizia, lo scorso ottobre, ha messo in moto le indagini. E tre giorni fa è scattato l'arresto: “Durante l’interrogatorio la signora ha ammesso di aver mentito” ha detto il sergente J.P. Rodriguez. La bambina è stata presa in affidamento dai servizi sociali. Un approfondito check-up medico ha rivelato che è in buone condizioni di salute, solo molto spaventata.
Due giorni fa, nel comunicare alla stampa l’arresto della signora Oriz Garcia, il tenente Rodriguez ha mandato un messaggio di cautela: “Non voglio dissuadere la gente dall’essere generosa, soprattutto ora che siamo nella stagione natalizia e vorremmo correre in soccorso di chi ha bisogno. Ma raccomando a tutti di stare attenti e di informarsi bene. Non tutto quel che leggiamo sui social network è vero”.
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