Corea del Nord, il missile lanciato è progettato per armare i sottomarini

La Corea del Nord dirama i dettagli del missile Pukguksong-2: propellente solido ed in grado di trasportare una testata nucleare

Corea del Nord, il missile lanciato è progettato per armare i sottomarini

Il missile balistico che la Corea del Nord ha lanciato sabato scorso è stato progettato per essere imbarcato sui sottomarini. E’ questa la conclusione del Pentagono dopo aver analizzato i filmati e le foto diramate dai canali ufficiali di Pyongyang.

Il missile balistico a raggio intermedio è stato lanciato dalla base di aerea nella regione occidentale del Banghyeon, nella provincia Settentrionale del Pyongang, alla presenza di Kim Jong Un. La base Banghyon è la stessa utilizzata dalla Corea del Nord per lanciare i missili Musudan.

Battezzato Pukguksong-2 o KN-11 Mod 2, è stato lanciato su una traiettoria alta con combustibile per 14 minuti di volo. Il nuovo sistema d’arma ha raggiunto l'altezza di 550 km, coprendo una distanza di 500 chilometri prima di schiantarsi nel Mar del Giappone. Nei filmati diramati, il Pukguksong-2 è trasportato da un lanciatore di nuova concezione, probabilmente indigeno. Il missile, lanciato quasi ad angolo verticale, ha poi cambiato direzione in volo. L’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, Kcna, definisce il Pukguksong-2 come una “nuova arma strategica che può essere lanciata velocemente, in grado di sfuggire ai satelliti ed in grado di trasportare una testata nucleare”.

Sempre secondo la versione ufficiale, il missile Pukguksong-2 utilizzerebbe il combustibile solido. Acquisendo una capacità di attacco nucleare, Pyongyang porterebbe la sua minaccia ad un nuovo livello prospettando l’opzione di un intervento ben oltre la penisola coreana ed il potenziale per una ritorsione in caso di un attacco nucleare preventivo ricevuto. Tale tecnologia bypassa il sistema THAAD, che sta per sorgere nella penisola coreana, a causa del suo raggio di intercettazione di 120 °. Un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione.

Il termine nord coreano Pukguksong si traduce in Polaris, stella polare. E’ lo stesso nome del primo SLBM al mondo, UGM-27 Polaris, messo in servizio dagli Stati Uniti. Il Maritime Research Institute, responsabile per la ricerca e lo sviluppo della tecnologia marina e sottomarina della Corea del Nord, è al lavoro da anni sulla tecnologia SLBM.

Il combustibile solido

Il propellente solido conferisce immediati tempi di reazione e prontezza di funzionamento. Il combustibile premiscelato in forma solida viene stivato direttamente nel missile. Avviato il processo di accensione, questo non può essere modificato o disattivato a differenza di quanto avviene nel combustibile allo stato liquido. Il flusso di carburante allo stato liquido può essere controllato così come la quantità di spinta prodotta può essere regolata, attivata o disattivata.

Il lancio a freddo

Secondo Pyongyang, il missile sarebbe stato lanciato a freddo ed i filmati confermerebbero tali dichiarazioni. I sistemi di lancio verticali avvengono in due modi. Nel lancio a caldo, il missile viene espulso grazie alla immediata accensione del sistema di propulsione del razzo. L’espulsione a freddo, come quella che sarebbe stata utilizzata dal Pukguksong-2, è generalmente utilizzata negli ambienti navali. Nella tecnologia a freddo, il missile è espulso dalla piattaforma di lancio tramite aria compressa. Nei sottomarini, l’accensione del primo stadio o fase di spinta, avviene dopo aver superato la superficie marina (il missile, avvolto da una bolla di gas, non tocca mai l’acqua). I vantaggi sono innegabili. Nel caso del Pukguksong-2 lanciato da terra, viene meno la componente progettata per dissipare il calore ed i fumi di scarico generati dal lancio del missile. L’immediato processo iniziale del lancio è difficilmente rilevabile dalla rete satellitare. Tuttavia, l’espulsione a freddo è influenzata nella sua fase di espulsione dai forti venti che ne possono alterare la precisione.

Il missile Kn-11

Il 24 agosto scorso, la Corea del Nord ha lanciato con successo un missile balistico da un sottomarino. Il lancio è avvenuto nelle acque al largo della città di Sinpo, che ospita la principale base dei sottomarini del paese, nella provincia meridionale di Hamgyong. Il sottomarino classe Sinpo dovrebbe essere l’unico vettore di Pyongyang in grado di lanciare restando in immersione. Svelato nell’ottobre del 2014, è un vettore di 67 metri e con un dislocamento di 900-1500 tonnellate. Il disegno del sottomarino ricorda quello della classe Heroj, progetto iugoslavo acquisito da Pyongyang nel 1970.

Il Comando del Pacifico degli Stati Uniti ha rintracciato il missile sul Mar del Giappone, noto anche come Mare Orientale, a circa 500 km al largo della costa della Corea del Nord. Rispetto ai test precedenti, il missile ha confermato i progressi della tecnologia SLBM, Submarine-Launched Ballistic Missile, in via di sviluppo nella Corea del Nord. Il missile è precipitato nella Air Defense Identification Zone del Giappone. Le specifiche del missile KN-11 Pukkuksong-1, sono ancora in parte sconosciute anche se, verosimilmente, dovrebbe essere basato sul vettore sovietico R-27 Zyb. La classe Sinpo può trasportare un solo missile e lanciarlo a 10/15 metri sotto la superficie dell'acqua. E’ una profondità che pone il sottomarino a rischio di rilevazione rispetto alle più grandi piattaforme. Un sottomarino classe Ohio, potrebbe lanciare i suoi Trident a 120 metri di profondità.

Le specifiche del nuovo presunto sottomarino da tremila

tonnellate sono avvolte nel mistero, ma se esistesse sarebbe in grado di trasportare tre missili e rappresenterebbe una reale minaccia. Il dislocamento gli conferirebbe una capacità di lancio posta a 50 metri di profondità.

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