“Le forze armate della Corea del Nord hanno sospeso definitivamente i test nucleari, l’unica struttura di collaudo del paese sarà chiusa”. E’ quanto si legge in una nota a firma del leader Kim Jong-un pubblicata sull’agenzia di stampa statale KCNA.
“Chiudendo la struttura dimostriamo al mondo la volontà di sospendere i test nucleari. La dirigenza nordcoreana cerca un ambiente internazionale favorevole per rimettere l'economia del Paese su una spirale ascendente. La Corea del Nord si riserva di utilizzare le armi nucleari soltanto se attaccata a protezione della sua stessa esistenza. La tecnologia sviluppata non sarà consegnata a terzi”.
L’annuncio del giovane leader giunge a pochi giorni dall'incontro con il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-In ed in vista del vertice con Donald Trump fissato per giugno.
Il sito di Punggye-ri
Il sito di Punggye-ri dovrebbe ospitare tre tunnel sotterranei orizzontali ubicati a diverse profondità: sono stati utilizzati negli anni per effettuare i test nucleari di Pyongyang. Il primo tunnel, East Portal, si troverebbe a circa 310 metri: è stato utilizzato per far esplodere l’ordigno nucleare della Corea del Nord nel 2006. Gli altri quattro test si sono svolti nel secondo tunnel, West Portal. Quest’ultimo dovrebbe trovarsi a circa 490 metri. Il terzo tunnel della struttura di prova, il South Portal, lo scorso anno ha subito dei lavori di adeguamento: sarebbe stato utilizzato una sola volta per testare una bomba all’idrogeno. Dovrebbe trovarsi ad una profondità di 550 metri. Il sito di Punggye-ri è distante 116 chilometri dal vulcano sul Monte Baekdu. L'ultima eruzione del vulcano risale al 1903.
I test nucleari più potenti mai della Corea del Nord
Il quinto test nucleare è avvenuto a margine delle manifestazioni per il 68° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea. Il Geological Survey degli Stati Uniti ha registrato un evento sismico artificiale di magnitudo 5.3 della scala Richter, a nord-est della città di Sungjibaegam, nei pressi del sito di Punggye-ri, destinato ai test nucleari della Corea del Nord. La resa esplosiva stimata è di 10 kilotoni. Il terremoto di magnitudo 5.0/5.3 registrato è stato comunque il più grande dei quattro eventi sismici associati ai test nucleari della Corea del Nord. Nel 2006 l’onda sismica artificiale registrata era di magnitudo 3.9 della scala Richter. Nel test del gennaio del 2016, due giorni prima il compleanno di Kim, il terremoto era di magnitudo 4.8. In quel frangente, Pyongyang annunciò di aver testato una bomba all’idrogeno. L’analisi dei dati ha poi confermato un test nucleare: una bomba all’idrogeno avrebbe determinato altri valori. I sei kilotoni di resa esplosiva sono sembrati subito non compatibili con una bomba H. Potrebbe essersi trattato anche di un test fallito di una possibile bomba all’idrogeno. Il Nord ha condotto test nucleari nel 2006, 2009 e nel 2013.
Il 3 settembre scorso Pyongyang ha annunciato al mondo di aver testato la sua più potente arma nucleare. Fin da subito si è trattata di un'affermazione condivisibile per una resa esplosiva stimata di 100 kilotoni. L’U.S. Geological Survey ha rilevato il terremoto di magnitudo 6,3, con epicentro nei pressi del sito di Punggye-ri, senza però confermare l’esatta natura dell’esplosione. Per la Corea del Nord si sarebbe trattata di una bomba all’idrogeno, interamente realizzata in patria ed in grado di essere imbarcata sui vettori intercontinentali.
Gli impianti nucleari di Pyongyang
La Corea del Nord avrebbe cinque impianti nucleari. Il più noto è quello situato a Yongbyon, presso il Nuclear Scientific Research Center, 60 miglia a nord di Pyongyang. Nell’impianto di Yongbyon la Corea del Nord effettua il riprocessamento per ottenere il plutonio che utilizzerebbe poi per uso militare. L’ultimo ispettore della Nazioni Unite è stato espulso nel 2009. Fin dal 2013 la Corea del Nord ha ripreso la sua attività di ritrattamento per sistemi balistici. Pyongyang avrebbe sviluppato due modi per produrre materiale fissile: arricchimento dell'uranio e separazione del plutonio.
Denuclearizzare la Corea del Nord
La Corea del Nord si è ritirata dal trattato di non proliferazione nucleare nel gennaio del 2003, dichiarando che si sarebbe impegnata a limitare le sue attività nucleari per scopi pacifici.
La fine dei test non comporta automaticamente lo smantellamento verificabile del programma nucleare e missilistico della Corea del Nord. Per verificare lo smantellamento delle strutture associate al programma nucleare di Pyongyang servirebbero anni ed un'attenta negoziazione. E’ certamente un ottimo segnale positivo, ma già nel 2012 la Corea del Nord annunciò al mondo di interrompere i test nucleari in cambio di aiuti alimentari dagli Stati Uniti, in base a quanto previsto nell'accordo di Leap Day. Quest'ultimo è stato poi annullato dopo che la Corea del Nord lanciò un razzo in orbita. Per Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, quel presunto lancio di un satellite sarebbe stata una copertura per un test sui missili balistici a lungo raggio. Il primo passo concreto sarebbe quello di rientrari nei trattati previsti dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
Tuttavia la Corea del Nord non sembra aver parlato in tal senso: concentrandosi sui colloqui diretti con gli Stati Uniti, Kim Jong-un bypasserebbe il controllo e il processo di verifica delle Nazioni Unite. Ad oggi la Corea del Nord vuole affrontare la denuclearizzazione direttamente con gli Stati Uniti piuttosto che nel contesto delle norme internazionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.