Coronavirus, l'Oms: "Preoccupati per aumento dei casi in Italia"

L'aumento dei casi in Italia, Iran e Corea destano preoccupazione. Ma per il momento la diffusione del Covid-19 non si trasforma in pandemia

Coronavirus, l'Oms: "Preoccupati per aumento dei casi in Italia"

L'aumento dei casi di nuovo coronavirus in Italia preoccupa anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ma, avverte, "per il momento non vedamo necessità di cambiare definizione", innalzando il grado di diffusione da epidemia a pandemia. A renderlo noto è stato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso delle comunicazioni quotidiane in merito al Covid-19.

"Gli improvvisi aumenti di casi in Italia, nella Repubblica islamica dell'Iran e nella Repubblica di Corea sono profondamente preoccupanti", ha dichiarato, sottolineando anche la "speculazione sul fatto che questo aumento possa indicare che l'epidemia diventi pandemia". E specifica: "Capiamo perché ci chiedete questo. Ma per il momento non vediamo necessità di cambiare definizione". Poi, il direttore dell'Organizzazione spiega le decisioni legate all'uso di termini specifici: "Come sapete - ha ricordato -l'Oms ha già dichiarato Covid-19 un'emergenza sanitaria di interesse internazionale. La decisione di usare il termine pandemia è basata su una valutazione in corso che si basa sull'analisi della diffusione e della severità del virus e sull'impatto che ha su tutta la società. Per il momento non stiamo vedendo una diffusione". Nonostante questo, il nuovo coronavirus, "potrebbe comunque sicuramente avere un potenziale pandemico".

Stando ai dati attuali, però, il Covid-19 ha un tasso di mortalità "tra il 2%-4% a Wuhan, in Cina e lo 0,7% fuori Wuhan". Inoltre, dalle indagini dell'equipe medica dell'Oms, inviata a Wuhan, centro cinese da cui è partita l'epidemia, è emerso che "l'epidemia Covid-19 ha raggiunto il picco tra il 23 gennaio e il 2 febbraio e da allora è in costante calo". Inoltre, i medici "hanno scoperto che non vi sono stati cambiamenti significativi nel Dna del coronavirus". Per chi contrae la malattia in modo lieve, "il tempo di recupero è di circa due settimane, mentre le persone con malattia grave o critica guariscono entro 3-6 settimane".

Negli ultimi giorni, si registra in Cina un calo costante dei casi di epidemia. Secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità all'Oms, nel Paese asiatico ci sono "un totale di 77.362 casi di contagio da Covid-12, di cui 2.618 decessi".

Inoltre, nelle ultime 24 ore, "la Cina ha riportato 416 casi e 150 morti". Un calo definito "incoraggiante" dall'Oms, che però avvisa anche sulla possibilità di "una potenziale pandemia", alla quale "dobbiamo prepararci".

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